Dalla Cina alle Terme: Claudio, nuove accuse

Lunedì 20 Marzo 2017
Dalla Cina alle Terme: Claudio, nuove accuse
Durante la visita al Padiglione Cina ho avuto importanti conferme dell'interesse cinese verso l'Italia e verso la città di Abano Terme manifestate attraverso il desiderio di conoscere il mondo del termalismo, del benessere, del welness e già nel mese di novembre importanti categorie imprenditoriali e tour operator cinesi verranno in visita ad Abano Terme perché lo sviluppo del progetto Cina parte da ora, parte da Expo e potrà trovare la sua massima potenzialità negli anni a venire. Expo è stata una piattaforma mondiale importantissima per questa promozione e spero che il territorio e le sue massime categorie produttive vogliano, sappiano e riescano a far proprie e delle proprie strategie di marketing la grandissima opportunità di questa operazione.
Era l'8 ottobre 2015 e l'allora sindaco di Abano, Luca Claudio, era appena rientrato da Milano dove era stato all'Expo. La promozione per la quale l'allora primo cittadino si rivolgeva alle categorie produttive era il progetto Abano TermeMontegrotto Terme to Expo Express to Cina. Un progetto, contestato da più parti, che era costato 175 mila euro. Ebbene, pare che nessun cittadino cinese abbia prenotato negli alberghi di Abano e di Montegrotto.
Adesso gli investigatori del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, coordinati dal pubblico ministero Federica Baccaglini, stanno indagando sul progetto del mercato cinese votato il 12 giugno 2014 dal consiglio direttivo del Consorzio Terme Euganee. Un progetto affidato alla società Anmin srl, il cui amministratore unico era la giovane cinese Peng Anmin, che pare non avesse alcuna esperienza nel settore turistico. Invece, come riportano le cronache dell'epoca, sarebbe stata una cara amica dell'allora sindaco Claudio, e i due si frequentavano assiduamente.
Sono passati tre anni e ora gli investigatori delle fiamme gialle scoprono che il progetto To ExpoCina sarebbe stata un'idea dell'ex sindaco Claudio. Inizialmente, il Consorzio Terme Euganee si sarebbe dovuto accollare il 50 per cento della spesa, trenta per cento il Comune di Abano e il rimanente il Comune di Montegrotto. Ma i dissapori che si erano creati all'interno del consiglio direttivo del Consorzio, soprattutto per il fatto che la società Anmin non avrebbe avuto i requisiti che garantivano il successo del progetto, fecero fare marcia indietro alla presidente Angela Stoppato. E tutte le spese se le trovarono addosso i Comuni di Abano e Montegrotto. Vale a dire, il 70 per cento ad Abano e il trenta per cento a Montegrotto.
I costi. Il progetto prevedeva cinque viaggi in Cina per un costo di 30 mila euro. Poi c'era la rappresentanza in Cina, altri 10 mila euro. Il costo per brochure e video, 10 mila euro. Per la una visita di tour operator cinesi ad Abano e Montegrotto, massimo di 10 persone, era stata prevista una spesa di 30 mila euro. Poi c'era la partecipazione alla Fiera di Shanghai, altri 50 mila euro. Infine il costo della Anmin srl, per la durata di 15 mesi era di altri 45 mila euro. Ecco il totale di 175 mila euro.
Gli investigatori del Nucleo di polizia tributaria stanno indagando su cosa è stato fatto. E pare che le Terme Euganee non abbiano partecipato proprio alla Fiera di Shanghai.
C'è un altro particolare che gli investigatori vogliono capire. Durante tutta la riunione del consiglio direttivo del Consorzio Terme Euganee era presente anche la signorina Peng Anmin. E non le è stato chiesto di uscire neppure quando i consiglieri contrari ad affidare il progetto alla giovane cinese hanno espresso dubbi sul fatto che la Anmin srl non aveva alcuna esperienza in materia di turismo. Effettivamente, la signorina Peng aveva dichiarato al consiglio direttivo che non aveva ancora lavorato direttamente nel settore turistico, ma aveva fatto notare che c'erano le premesse per iniziare un lavoro concreto e proficuo. E qualcuno dei consiglieri sostiene di aver sentito la signorina Peng dire che era stato Luca Claudio a volere il progetto.
Alla riunione del 12 giugno 2014 del Consorzio Terme Euganee era presente anche l'ex sindaco Claudio. E dopo che erano stati elencati i costi del progetto aveva preso la parola per esprimere parere favorevole. A suo dire, il costo di 175 mila euro non era eccessivo rispetto all'importanza e alle potenzialità del progetto stesso.
I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria sono anni che indagano su Luca Claudio. E nel giugno scorso, durante l'arresto del primo cittadino di Abano appena rieletto, perquisirono anche l'abitazione della signorina Peng Anmin. E tutto lascia intendere che gli investigatori controllassero da un pezzo i rapporti tra il sindaco e la giovane cinese. Il 19 giugno 2014 venne presentato al Net Center venne presentato il primo Punto Risparmio Energetico, promosso dalla società Green Energy, formata da un gruppo di imprenditori veneti. Ebbene, le cronache raccontano che alla presentazione c'era anche il sindaco di Abano, Luca Claudio, con a fianco una giovane e bella imprenditrice cinese di nome Anmin.

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