Corsa ai vaccini, ambulatori in tilt Scontro tra Di Battista e Lorenzin

Mercoledì 17 Gennaio 2018
ROMA È corsa in vista della scadenza del 10 marzo, quando bisognerà presentare alle scuole la certificazione definitiva che attesta l'avvenuta vaccinazione dei bambini per i 10 vaccini obbligatori previsti dalla legge, pena l'esclusione dalla scuola dell'infanzia: a meno di due mesi dal giorno X i centri vaccinali sono presi d'assalto e non riescono a far fronte alla domanda, con «scene da terzo mondo» come denuncia il grillino Alessandro Di Battista su Facebook riferendosi al presidio di Roma-Prati: «Ti devi prenotare e se lo fai oggi la prima vaccinazione è a luglio. Una situazione da terzo mondo e la Lorenzin si permette di attaccare i 5 Stelle». Che la situazione sia critica lo conferma anche il past president della Società italiana di igiene, Carlo Signorelli: «I centri vaccinali sono in crisi, sovraffollati e sotto organico. Sono in tilt - spiega - per 3 concomitanze: l'ultimo Piano vaccinale che prevede nuove vaccinazioni consigliate, la legge sull'obbligo vaccinale a scuola ed i recuperi dei bimbi non ancora immunizzati». E mentre continua ad infuriare la polemica politica - con Matteo Salvini che conferma la volontà di cambiare la legge sull'obbligo vaccinale qualora andasse al governo ed il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che invita a tenere fuori la questione dalla campagna elettorale, accusando Salvini e Di Maio di mettere a rischio la salute dei cittadini - si fanno le prime stime sull'andamento delle vaccinazioni in vista di marzo. Ad oggi, sta aumentando il numero dei bimbi vaccinati ma resta l'incognita per 40mila piccoli: è questa la quota stimata di quelli che potrebbero risultare alla fine non vaccinati.
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