L'INTERVISTA
Luca Coletto, assessore alla sanità della Regione Veneto, dobbiamo aspettarci nuovi tagli?
«Non abbiamo sentore di tagli. All'ultima Commissione Salute della settimana scorsa siccome si parlava già di manovra - e preciso che documenti non ne abbiamo - io ho chiesto innanzitutto di vederla e comunque di farla passare ai raggi X al Comitato dei direttori generali delle Regioni. È il mandato politico che abbiamo dato, anche se va detto che non ce n'è motivo».
Perché no?
«Perché il ministro della salute Giulia Grillo ha detto che semmai ci sarà un aumento del Fondo sanitario».
Magari ci saranno più soldi al Sud.
«Il Fondo sanitario è indistinto e ha dei criteri di riparto, quindi il ministro Grillo non può fare un Fondo sanitario dedicato al Sud e un Fondo sanitario dedicato al Nord. Non ci sono figli e figliastri. Anche perché il criterio di riparto è unico, giustamente. È il pro capite pesato. E poi c'è sempre la questione dei costi standard».
Confida in un incremento delle risorse?
«Sì ed è giusto che ci sia un incremento perché finora hanno sempre prelevato dal Fondo sanitario, l'hanno usato come un Bancomat a favore del trasporto pubblico e di altre materie. Ricordo che dal 2014 il Fondo sanitario è l'unico sotto controllo: il finanziato è uguale allo speso. Che si guardi altrove se si vuole risparmiare, ma basta sulla sanità! Siamo quelli a livello europeo che costano meno pur essendo un servizio su base universale che dà tutto a tutti senza distinzioni di censo. Dicono che siamo razzisti, in realtà non è proprio così. Si leggano l'articolo 32 della Costituzione, lì c'è scritto tutto. Ma nonostante tutto siamo quelli che costano meno a livello europeo. Quindi cosa vuole da noi l'Europa? Ci ha tacciato di addirittura di avere un servizio sanitario che parrebbe un aiuto di Stato, ma così non è perché viene dalla tassazione generale».
Quindi esclude tagli dalla manovra del governo giallo-verde?
«Tagliato, hanno già tagliato. Non c'è motivo di tagliare ancora. Vanno invece attivati i costi standard, questo sì, assolutamente. E attivando i costi standard probabilmente verrebbero fuori risorse in più: premiali per noi e una spesa appropriata per le altre Regioni, quelle magari che sono in piano di rientro. Si tratta di spenderli bene, i soldi».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Luca Coletto, assessore alla sanità della Regione Veneto, dobbiamo aspettarci nuovi tagli?
«Non abbiamo sentore di tagli. All'ultima Commissione Salute della settimana scorsa siccome si parlava già di manovra - e preciso che documenti non ne abbiamo - io ho chiesto innanzitutto di vederla e comunque di farla passare ai raggi X al Comitato dei direttori generali delle Regioni. È il mandato politico che abbiamo dato, anche se va detto che non ce n'è motivo».
Perché no?
«Perché il ministro della salute Giulia Grillo ha detto che semmai ci sarà un aumento del Fondo sanitario».
Magari ci saranno più soldi al Sud.
«Il Fondo sanitario è indistinto e ha dei criteri di riparto, quindi il ministro Grillo non può fare un Fondo sanitario dedicato al Sud e un Fondo sanitario dedicato al Nord. Non ci sono figli e figliastri. Anche perché il criterio di riparto è unico, giustamente. È il pro capite pesato. E poi c'è sempre la questione dei costi standard».
Confida in un incremento delle risorse?
«Sì ed è giusto che ci sia un incremento perché finora hanno sempre prelevato dal Fondo sanitario, l'hanno usato come un Bancomat a favore del trasporto pubblico e di altre materie. Ricordo che dal 2014 il Fondo sanitario è l'unico sotto controllo: il finanziato è uguale allo speso. Che si guardi altrove se si vuole risparmiare, ma basta sulla sanità! Siamo quelli a livello europeo che costano meno pur essendo un servizio su base universale che dà tutto a tutti senza distinzioni di censo. Dicono che siamo razzisti, in realtà non è proprio così. Si leggano l'articolo 32 della Costituzione, lì c'è scritto tutto. Ma nonostante tutto siamo quelli che costano meno a livello europeo. Quindi cosa vuole da noi l'Europa? Ci ha tacciato di addirittura di avere un servizio sanitario che parrebbe un aiuto di Stato, ma così non è perché viene dalla tassazione generale».
Quindi esclude tagli dalla manovra del governo giallo-verde?
«Tagliato, hanno già tagliato. Non c'è motivo di tagliare ancora. Vanno invece attivati i costi standard, questo sì, assolutamente. E attivando i costi standard probabilmente verrebbero fuori risorse in più: premiali per noi e una spesa appropriata per le altre Regioni, quelle magari che sono in piano di rientro. Si tratta di spenderli bene, i soldi».
Alda Vanzan
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