Centrodestra: tocca a Fedriga

Giovedì 22 Marzo 2018
ELEZIONI REGIONALI
UDINE Non c'è patto preelettorale che tenga, se in ballo ci sono sistemazioni più ghiotte, come le presidenze dei due rami del Parlamento e forsanche una sedia a Palazzo Chigi. Così Forza Italia del Friuli Venezia Giulia, dopo una settimana di estenuanti trattative e di talmente tanti nomi e sorprese da non contarli neppure più, ha ceduto la presidenza del Friuli Venezia Giulia alla Lega. Ieri, infatti, attorno alle 15.30 è arrivata la notizia ormai agognata. Il centrodestra ha il suo candidato alla presidenza della Regione per le elezioni che si terranno il 29 aprile ed è Massimiliano Fedriga, il segretario regionale del Carroccio, nonché capogruppo alla Camera nella legislatura appena chiusa e deputato rieletto per la terza volta il 4 marzo. A cantar vittoria, per prima, quella base leghista che lunedì sera aveva accolto il leader nazionale Matteo Salvini a Udine con gli striscioni «Fedriga presidente» e aveva chiesto al segretario nazionale di rinegoziare il patto con gli alleati, che solo il venerdì precedente avevano chiuso su Renzo Tondo presidente, il già governatore e forzista ora leader della civica Autonomia responsabile alleata con Raffaele Fitto a livello nazionale indicato direttamente da Silvio Berlusconi.
IL RISIKO
Salvini aveva preso tempo - «poche ore» diventate poi oltre 36 chiedendo «pazienza» perché «non posso promettere ciò che non ho in tasca». A quel punto era apparso chiaro che avrebbe tentato di ribaltare il tavolo, giocando con gli incastri possibili su uno scenario più ampio del territorio regionale. Che qualcosa di diverso rispetto a quanto pattuito fosse ormai in atto lo si era annusato già martedì sera, quando Forza Italia si è fermata nel raccogliere le firme (4.700) che sono necessarie per presentarsi alle elezioni regionali perché, ottemperando a una norma regionale, il suo simbolo non era presente in Consiglio in questa legislatura, essendo entrata nel 2013 con il marchio del Pdl. Probabilmente gli azzurri si sono decisi a mollare l'osso in cambio della presidenza del Senato, posto che la Camera sembra ormai appannaggio del M5S. Salvini nel frattempo, oltre a costruirsi una corazzata al Nord se Fedriga vincerà il Friuli Venezia Giulia si unirà alle presidenze leghiste di Veneto e Lombardia potrebbe essersi mantenuto libero le mani per lo scranno governativo. Ciò che conta per il Friuli Venezia Giulia, però, è che il Carroccio, arrivato al 26% alle politiche del 4 marzo partendo da un 6,5% di cinque anni fa, ha messo le mani anche sul candidato sindaco per il centrodestra dell'unico capoluogo di provincia che andrà al voto il 29 aprile, cioè Udine. Una città da strappare al centrosinistra che la governa da un ventennio, un compito affidato ad un leghista della prima ora nonché presidente uscente della Provincia, già presidente di Regione e parlamentare, Pietro Fontanini.
LE REAZIONI
«Teoricamente alla Lega spettava indicare il candidato sindaco di Udine ha confermato in serata ieri Salvini -, ma il candidato più forte del centrodestra per la Regione era Fedriga e ho dato l'ok all'accordo». Gli alleati regionali ufficialmente tacciano. Ha giocato d'anticipo sugli annunci, invece, il candidato per cinque giorni Tondo, che ieri due ore prima del via libera su Fedriga ha convocato i cronisti per rassicurare: «Non so quello che sta accadendo a Roma, ma siccome siamo leali e responsabili, sono qui a dire che sono comunque dentro la coalizione e disponibile a correre per la Regione con qualsiasi ruolo».
Scatenato il centrosinistra, dopo la discesa in campo del candidato considerato più temibile: «Alla faccia dell'autonomia ha detto il candidato presidente Sergio Bolzonello - Il mio avversario è stato scelto da Roma, con il passaggio da Forza Italia alla Lega Nord in cambio del Senato». Intanto ieri sera la presidente della Regione Debora Serracchiani, eletta alla Camera, ha rassegnato le dimissioni sottolineando di aver portato a termine «il 97% delle azioni contenute nel piano strategico». Le dimissioni saranno ratificate il 26 marzo dal Consiglio regionale.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci