Carlo Nordio
Non sappiamo se dietro la vicenda dello stadio di Roma vi sia una

Giovedì 21 Giugno 2018
Carlo Nordio
Non sappiamo se dietro la vicenda dello stadio di Roma vi sia una corruzione diffusa, o un' insidiosa rete di malaffare, o un dilettantismo pasticcione, o un pò di tutto questo insieme. Sono risposte che potranno dare - e speriamo che le diano - soltanto i magistrati. Ma possiamo dire sin d'ora che le polemiche scoppiate a seguito delle donazionia vari gruppi politici - ultima quella tra la Rousseau di Casaleggio e la Eyu di Bonifazi - hanno riproposto l'eterno problema del finanziamento dei partiti. Con il risultato che, dopo anni di dibattiti e riforme, si comincia rimpiangere il vecchio e vituperato sistema.
Facciamo un passo indietro. Negli anni settanta, a seguito di una serie scandali, emerse una realtà che tutti conoscevano. I partiti politici, organizzazioni complesse fino all'elefantiasi e costose fino alla dissipazione,venivano foraggiati dai fondi neri costituiti da aziende amiche, invitate, indotte o costrette ad appoggiarli per non essere estromesse dal mercato. Il rimedio fu trovato nel cosiddetto finanziamento pubblico. Posto - si disse - che i partiti era previsti dalla Costituzione era doveroso che gli stessi cittadini contribuissero alla loro vitalità. Come molte idee buone, anche questa fu travolta da una pessima applicazione. Cosicchè, nella tangentopoli del 92, emerse una circostanza allarmante: che il finanziamento pubblico non aveva sostituito le mazzette, ma che vi si era semplicemente aggiunto.
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