Bruno Vespa

Sbaglierò, ma non credo che il rinvio di una decisione

Sabato 23 Febbraio 2019
Bruno Vespa

Sbaglierò, ma non credo che il rinvio di una decisione su Tav e Autonomia regionale sia legato meccanicamente al voto che ha impedito a Matteo Salvini di essere processato per sequestro di persona. Un voto diverso su un reato tanto grave quanto scivoloso avrebbe portato fatalmente a una crisi di governo. E non sappiamo quanto il M5S se ne sarebbe giovato.
Il rinvio fa parte piuttosto di una tregua arma al piede tra i due alleati di governo che soltanto dopo le elezioni europee potranno seriamente contarsi e stabilire se e a quale prezzo proseguire la collaborazione. Dopo l'Abruzzo, il centrodestra ha molte probabilità di vincere domani in Sardegna e a marzo in Basilicata. Anche il voto del Piemonte, contemporaneo a quello europeo, potrebbe andare nella stessa direzione se Salvini prima di allora chiarisse meglio il suo pensiero a favore della Tav arginando l'annunciata serrata delle aziende medio-piccole del Nord Ovest e quello sulle Autonomie che rischia di mettere in crisi il suo partito nel Veneto leghista.
Il problema di più immediata emergenza è tuttavia un altro. Ieri il presidente di una grande società di lavoro interinale mi ha confermato (dopo averlo detto ai tecnici di Di Maio) che nessuna azienda è disposta ad assumere a tempo indeterminato un lavoratore senza averlo sperimentato almeno per qualche mese. Continua a pagina 27
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