Berlusconi lancia Zaia premier Ma lui: «Basta, c'è solo Salvini»

Martedì 28 Febbraio 2017
Berlusconi lancia Zaia premier Ma lui: «Basta, c'è solo Salvini»
«Salvini sa benissimo di non poter fare il candidato. Se ne faccia una ragione». Berlusconi ieri si è sfogato con i suoi quando ha visto la reazione del giovane Matteo alla sua proposta di unire il centrodestra. Il Cavaliere in un'intervista tv ha detto di veder bene la candidatura di Zaia, «si sta comportando molto bene». In realtà ha fatto una premessa non da poco: «Se Berlusconi non potrà tornare in campo, il centrodestra dovrà trovare qualcuno al suo interno». Perché l'obiettivo dell'ex presidente del Consiglio è quello di restare eccome nell'arena. Di riavere i galloni del capitano, «mi dicono - così ha cominciato di nuovo a spandere ottimismo - che la sentenza di Strasburgo può arrivare anche a luglio».
L'ex premier ad Arcore continua ad ospitare spesso Bossi e a parlare con altri big del Carroccio. Ai suoi ripete che i vari Maroni, Giorgetti e Stucchi, vedrebbero di buon occhio la candidatura del governatore del Veneto. Da qui la proposta di convergere su Zaia «o qualcun altro in grado di emergere e convincere tutti». Un invito che dalle parti di via Bellerio è stato accolto come una vera e propria provocazione. Zaia si è presentato in conferenza stampa con Salvini e Maroni. Per fornire un immagine di compattezza del partito. «Amministrare una Regione ha risposto - non è una questione semplice ma di impegno quotidiano e di credibilità. La mia candidatura? Una manfrina, per quanto riguarda la Lega abbiamo già un nome, Salvini». Al termine del Consiglio federale che ha sancito un nuovo passo verso la rottura con il Cavaliere, il leader della Lega è insorto contro i tentativi di «dividerci»: «Se qualcuno pensa di mettere zizzania nella Lega facendo nomi ha sbagliato a capire perché a differenza degli altri noi siamo una squadra».
Un avvertimento all'ex presidente del Consiglio e a chi cerca di entrare nell'altro campo per sparigliare le carte. Perché Berlusconi e la pensa così soprattutto Gianni Letta continua a ritenere l'erede di Bossi come un interlocutore poco affidabile. I big azzurri ritengono che quella di Berlusconi sia una manovra per rispondere al dialogo Salvini-Toti. Una tattica per cercare di indebolire il segretario del Carroccio in vista di un congresso che, insistono soprattutto Bossi e i suoi, andrà organizzato prima delle elezioni Politiche. Berlusconi non vuole però aprire il fuoco contro un suo possibile alleato. Il suo avversario è Renzi. «Avete visto ha chiesto ai suoi commentando l'ultima apparizione dell'ex segretario dem in tv come si è imbolsito? E' tornato dalla California e si è messo a parlare di D'Alema».
Ma prima o poi l'ex presidente del Consiglio dovrà affrontare anche il malessere interno al partito per il suo ostracismo alle primarie e all'ipotesi di un listone alle Politiche o addirittura alle amministrative. «Niente alchimie e operazioni di palazzo. Parliamo di programmi, non del solito teatrino della politica», il suo ragionamento. E' innervosito non solo perché c'è l'ala sovranista azzurra, capitanata da Toti, che spinge per un chiarimento politico e insiste per le primarie. E' deluso, viene spiegato, soprattutto dal fatto che chi doveva versare le quote spettanti e il termine per rientrare è scaduto ieri non lo ha fatto. Da qui la possibilità a breve di provvedimenti a carico degli inadempienti.
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