Berlusconi, la carica rosa nelle liste di Forza Italia

Lunedì 11 Dicembre 2017
IL RETROSCENA
ROMA Imprenditrici, libere professioniste, blogger, giornaliste, amministratrici locali. Si prepara la carica rosa nelle liste che Silvio Berlusconi mette a punto in queste ore. La priorità è la rappresentanza di categoria, avere un lavoro e un curriculum. In questa direzione vanno le cene ad Arcore con tavolate di personalità espressione della società civile. Ma sempre di più si afferma il principio di rovesciare il concetto delle quote previsto per legge. Non si tratta del consenso femminile di cui il Cavaliere ha sempre goduto, ma del plusvalore dovuto alla iniezione di una forte componente di genere. Donne belle, in carriera. Altro che quote rosa del 40%, appunto: semmai le quote servono a preservare la presenza maschile nelle liste.
LE EX MINISTRE
C'è il gruppo delle ex ministre: da Mara Carfagna a Anna Maria Bernini, da Mariastella Gelmini a Stefania Prestigiacomo e Nunzia De Girolamo e Michela Vittoria Brambilla, quest'ultima formalmente a capo del partito animalista. Ma donna è pure l'assistente di Berlusconi, la sua ombra, ex europarlamentare diventata famosa per avere portato in aula a Strasburgo la figlia neonata, Licia Ronzulli. Si parla di imprenditrici come Emma Marcegaglia, già presidente di Confindustria, o Lisa Ferrarini titolare dell'omonima impresa, vicepresidente di Confindustria per l'Europa, o la ex europarlamentare azzurra Luisa Todini (ma per loro non sono chiusi gli accordi, anzi).
Volti nuovi in arrivo da Comuni e Regioni il vero bacino nel quale il Cavaliere pescherà risorse fresche e rodate per dare corpo alle liste. Laura Pernazza, che ha strappato alla sinistra il Comune di Amelia. O Elisa Serafini, giovanissima assessora alla Cultura di Genova, molto televisiva, o la consigliera della Campania Maria Grazia Di Scala.
LE AVVOCATESSE
Da Giurisprudenza vengono parecchie papabili candidate azzurre. L'avvocatessa Michaela Di Donna, pugliese, ma anche la campana Caterina Miraglia, ordinaria all'Università di Salerno. Dalla militanza di partito ha preso il volo la veneta Elena Donazzan, che condivide però con la Serafini la ritrosia a abbandonare un assessorato importante (Istruzione, formazione e lavoro). Lei ricorda commossa i chioschi di propaganda del Msi, che significava essere fuori dall'arco costituzionale, soli contro tutti. E c'è la coordinatrice del Molise, la ventottenne Annaelsa Tartaglione. Poi Anna Pettene, moglie del presidente di Erg Edoardo Garrone, la poco più che trentenne Paola Tommasi, economista che ha lavorato anche nello staff di Donald Trump, e almeno due europarlamentari che vorrebbero scendere a Roma: Elisabetta Gardini e Lara Comi.
Marco Ventura
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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