ANABOLIZZANTI via Internet

Sabato 11 Febbraio 2017
ANABOLIZZANTI via Internet
È stata un'intercettazione telefonica a dare il via alla maxi inchiesta. Gli investigatori del Nas di Treviso ascoltano la conversazione tra un veneziano, già sospettato di trafficare in anabolizzanti, ed un amico. Gli comunica di aver ricevuto un pacco a suo nome. E gli spiega che si è trattato di uno scambio di spedizioni in arrivo dal Portogallo. Il sospettato riferisce al telefono il nome della ditta di Braga da cui sarebbero partiti i due pacchi. È lo spunto di cui i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione della Marca, coordinati dalla Procura di Padova, dove sono transitati i pacchi sospetti, avevano assoluta necessità. Impiegano poco tempo nello scoprire un'incredibile flusso di spedizioni tra il Portogallo e l'Italia. È in questo modo che in un anno di indagini riescono a ricostruire la bellezza di 1500 spedizioni di sostanze anabolizzanti, con circa trecento destinatari sul territorio nazionale. Il blitz denominato operazione Rio Oculto è scattato mercoledì scorso.
I NUMERI Circa un migliaio di carabinieri del Nas e dei comandi provinciali di tutta Italia, coordinati dal sostituto procuratore padovano Sergio Dini, hanno effettuato trecento perquisizioni domiciliari a sportivi di diverse discipline, tutte in ambito dilettantistico, personal trainer, titolari e responsabili di palestre e circoli sportivi. Centocinquanta gli indagati a vario titolo per i reati di ricettazione, importazione ed illecita commercializzazione di sostanze dopanti e medicinali, traffico di farmaci ad azione stupefacente e violazione delle normative sanitarie. In due casi sono scattate le manette: un 35enne di Jesi (Ancona) ed un cinquantenne di Torino sono stati trovati in possesso rispettivamente di 320 e 100 fiale di nandrolone, sostanza inserita nelle tabelle degli stupefacenti. Con le perquisizioni sono state sequestrate migliaia di confezioni di farmaci dopanti, piccoli quantitativi di marijuana e hashish, 15mila euro in contanti, ritenuti provento dell'attività di commercializzazione di queste sostanze, materiale informatico e documentazione cartacea che dovranno ora essere vagliati dagli inquirenti.
IL TRAFFICO Gli acquisti delle sostanze dopanti avvenivano in rete. Chiunque poteva reperire attraverso i motori di ricerca i nomi dei due siti specializzati nella vendita di questi prodotti. Il dominio di entrambi è localizzato nella città portoghese di Braga. Ordinazioni, pagamenti con carta di credito e spedizioni a domicilio via corriere, per un peso massimo di 65 chilogrammi. Così chi voleva migliorare le proprie prestazioni sportive si riforniva di anabolizzanti, spendendo anche fino a mille euro per una sola fiala. In poco meno di un anno sono state inviate in Italia sostanze dopanti per un peso complessivo di oltre 900 chili, con un valore stimato nell'ordine del milione di euro.
LE NORMATIVE Gli uomini del Nas si sono avvalsi della collaborazione dell'Europol per compiere accertamenti sui due siti portoghesi ma il loro raggio d'azione è stato ben presto delimitato dall'assenza di una normativa in materia nel paese lusitano. I titolari delle due società sono personaggi noti alle forze dell'ordine come trafficanti di sostanze dopanti ma non sono perseguibili in quanto la loro attività non configura alcuna violazione di legge. Il reato si materializza però nel momento in cui i pacchi di anabolizzanti vengono spediti nel nostro Paese. Il Nas ha provveduto ad oscurare i due siti per chiunque volesse collegarsi dall'Italia. «Purtroppo non sarà sufficiente - allarga le braccia il tenente colonnello Vincenzo Nicoletti, comandante del Nas di Treviso - perché potranno crearne altri senza alcuna difficoltà. In Portogallo hanno ampi margini di manovra e camuffano questi traffici illeciti con la vendita di altri prodotti come farmaci e integratori».
IN VENETO Sono complessivamente tredici gli indagati nella nostra regione: 5 in territorio padovano, 4 nella provincia di Venezia, 2 in quella di Treviso, 1 nel bellunese e uno nel vicentino. Saranno le Procure territorialmente competenti ad occuparsi delle singole posizioni, dopo gli stralci che il pm Sergio Dini perfezionerà nei prossimi giorni.

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