Alessandro Campi
Dopo 55 anni dal Trattato dell'Eliseo (23 gennaio 1963) Francia

Martedì 23 Gennaio 2018
Alessandro Campi
Dopo 55 anni dal Trattato dell'Eliseo (23 gennaio 1963) Francia e Germania si apprestano a firmare, entro la fine di quest'anno, un nuovo patto d'alleanza e cooperazione. In vista di quest'obiettivo, ieri i due Parlamenti nazionali si sono riuniti in seduta straordinaria per votare una risoluzione congiunta di sostegno al nuovo accordo. Il presidente del Bundestag, Wolfgang Schäuble, ha parlato a Parigi. Quello dell'Assemblée nationale, François de Rugy, ha tenuto il suo discorso solenne a Berlino. Poco più di mezzo secolo dopo l'entente tra Adenauer e De Gaulle, che ha profondamente segnato il cammino dell'Europa unita, il rinnovato abbraccio tra il Presidente Macron e la Cancelliera Merkel sembra annunciare una nuova fase del processo d'integrazione continentale, il cui sbocco inevitabile non potrà che essere dicono gli entusiasti o ottimisti la nascita degli Stati Uniti d'Europa. Il problema è che i paralleli o paragoni storici possono essere suggestivi e simbolicamente evocativi, ma anche pericolosamente fuorvianti. L'accordo franco-tedesco siglato nel 1963 era, per due Paesi che erano stati ferocemente nemici nelle due guerre mondiali, un gesto di necessaria riconciliazione. Dietro l'impegno a cooperare sul terreno politico, economico e culturale c'era il bisogno di sanare ferite e divisioni che erano anche interne ai due Stati: la Germania aveva da farsi perdonare la follia dell'hitlerismo, la Francia voleva dimenticare (...)
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