PORDENONE - «Condivido le critiche di Massimo e Giuseppe rispetto al fallimento dei diversi progetti realizzati in questi venticinque anni e alla pochezza strategica di questa nuova amministrazione che si può sintetizzare in un tentativo di decentramento dell'offerta culturale verso i quartieri e nella trasformazione del centro storico in un enorme centro commerciale a cielo aperto». A intervenire dopo l'appello di De Mattia e Intelisano è anche Lino Roveredo del Circolo Zapata. «A tal proposito, è significativo che ad alcune associazioni culturali (vedi anche il Circolo Zapata) che svolgono da molti anni la propria attività in quartiere venga negato il diritto a una sede per il solo fatto che non sono in linea con il pensiero unico del sindaco. Sono contrario a qualsiasi idea di contenitore culturale e credo che un'amministrazione debba sostenere tutte le attività associative e non, che nascono e si sviluppano grazie al protagonismo dei cittadini, attraverso la messa a disposizione di spazi e servizi pubblici gratuiti e accessibili. Come sostengono Massimo e Giuseppe nel loro intervento, sono anch'io convinto che la crescita culturale di ogni persona sia importante ma non è ancora sufficiente se questa è disgiunta dal contesto sociale in cui si sviluppa».
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