Vigne senza malattie Il primo brindisi con Foglia d'oro

Lunedì 16 Aprile 2018
Vigne senza malattie Il primo brindisi con Foglia d'oro
IL LANCIO
PORDENONE Foglia d'oro è il primo vino prodotto da una cantina con varietà Soreli e Fleurtai resistenti alle principali malattie della vite come peronospora e oidio. Un vino rispettoso dell'ambiente, il cui vigneto ha subito l'80% in meno di trattamenti con prodotti fitosanitari rispetto alla viticoltura tradizionale. Il lancio è avvenuto ieri alla 52. edizione di Vinitaly a Verona. «Essere parte attiva nel miglioramento della qualità delle risorse naturali è un impegno che abbiamo preso molto seriamente - afferma Fulvio Lovisa, presidente di Cantina Rauscedo - non potevamo non essere i primi, in quanto è stata tutta friulana la partita che ha portato alla creazione di queste varietà naturalmente resistenti, sono infatti frutto di incroci naturali». L'avvio del progetto, nel 1998, è avvenuto su iniziativa dell'Università di Udine, cui hanno dato impulso l'Istituto di genomica applicata e tanti partner tra cui istituti di credito cooperativo e Vivai Cooperativi Rauscedo. Il Foglia d'oro è un vino ottenuto da un blend di Soreli e Fleurtai, due nuove varietà resistenti che saranno destinate a cambiare il panorama enologico globale.
Per il Friuli Venezia Giulia Vinitaly si è aperta all'insegna della solidarietà. Lo stand allestito dall'Ersa si è fatto trovare ricco di iniziative che legano il vino a progetti di solidarietà. Una di queste è Tappodivino, un progetto in collaborazione che consente di raccogliere tappi di sughero e convertirli in materiale per la bioedilizia. La raccolta dal 2015 sostiene un campus di terapia ricreativa dove ogni anno più di 1.300 bambini e ragazzi malati oncologici, in terapia o in post ospedalizzazione, trascorrono gratuitamente periodi di vacanza e svago. Ad oggi, sono 60 mila i Kg. di tappi riciclati e 42 mila gli euro donati. È stato presentato anche il progetto Diversamente doc, nato nel 2011 da un'idea dell'europrogettista Francesca Ballali in collaborazione con l'Azienda agricola Giorgio Colutta e promosso dall'Anffas Udine con l'obiettivo di creare percorsi per l'inserimento in agricoltura di persone con disabilità.
Fatto in paradiso è invece il vino ideato da Francesca Pecorari, figlia di Alvaro (Lis Neris), deceduta in un incidente stradale nel dicembre 2002. Da allora la onlus a lei intitolata finanzia progetti scolastici nel Sud Est asiatico. Infine Diamo un taglio alla sete è un'iniziativa nata nel 2007, quando gli enologi del gruppo Fuori di sesta, provenienti dalla sesta classe di enologia dell'agrario di Cividale e diplomati nel 1994, iniziarono la festa dell'imbottigliamento del Vitae. Ogni bottiglia viene distribuita in cambio di un'offerta per sostenere i progetti del missionario friulano fratel Dario Laurencig, da 40 anni in Africa. Tra i promotori di Diamo un taglio alla sete figura Paolo Comelli, a cui Vinitaly ha conferito il premio Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana intitolato all'ideatore della rassegna enologica scaligera, Angelo Betti.
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