Vigili al San Valentino Sgomberati i profughi

Martedì 22 Agosto 2017
Vigili al San Valentino Sgomberati i profughi
Identificati e poi allontanati. Nuovo sgombero di richiedenti asilo ieri in centro città. Nel pomeriggio, infatti, la polizia locale ha allontanato dal parco di San Valentino una trentina di stranieri richiedenti asilo che si stavano attendando per trascorrere la notte. Come dire che è partito il nuovo corso con l'ulteriore giro di vite dell'amministrazione. In testa alla lista ci sono i parchi cittadini, i principali ma anche quelli minori. E poi tutte le altre aree che la Polizia locale (guidata dal comandante Stefano Rossi) ha identificato come a rischio degrado. Sono partiti così, nei giorni scorsi, i controlli sistematici messi in campo dal Comune. Pattuglie al lavoro contro i bivacchi, anche se - in mancanza di alternative - il rischio è quello di spostare continuamente il problema da un luogo all'altro della città. Da sabato (in corrispondenza con l'entrata in vigore del nuovo Regolamento di polizia urbana, la Polizia locale ha attuato a più riprese, nel corso della giornata, interventi di controllo nelle aree a rischio: in cima alla lista, appunto, il parco di San Valentino, il parco Galvani e il parco Querini, dove comunque sono stati trovati solamente alcuni resti di giacigli o di bivacchi notturni. Nei primi due, inoltre, l'ingresso di persone durante la notte, in orario di chiusura, è inoltre documentato da alcuni danneggiamenti dovuti a tentativi di forzatura, ai quali si è posto rimedio. In passato, un altro intervento della Polizia rurale aveva riguardato i laghetti di Rorai e venerdì scorso una persona era stata segnalata mentre si lavava nel parco del Seminario. Controlli, poi, anche in spazi verdi più piccoli, come il parco IV Novembre, il parco Reghena o l'area verde di via Brigata Lupi di Toscana. Ma i luoghi monitorati sono anche altri, sia pubblici che privati: c'è l'area circostante il palazzetto dello sport, che anche in passato ha offerto rifugio durante la notte a persone senza un tetto, così come quella dell'auditorium Concordia, mentre altre tracce di bivacchi sono state rinvenute anche nella zona dell'imbarcadero. Tutti siti che vanno ad aggiungersi all'ormai tristemente nota situazione della ex caserma Monti in Comina, attorno alla quale sono in molti a trascorrere la notte, e al parcheggio sotterraneo del Bronx, dove comunque alcuni sono tornati a dormire dopo lo sgombero che ad aprile aveva eliminato quello che ormai era diventato un accampamento per oltre settanta persone. Ai luoghi pubblici si aggiungono poi le aree private, come i cortili e gli ingressi condominiali dove alcuni hanno preso a rifugiarsi soprattutto alla luce dei continui controlli.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci