Venice, a pochi giorni dal Riesame altre 277 denunce

Martedì 25 Settembre 2018
Venice, a pochi giorni dal Riesame altre 277 denunce
L'INCHIESTA
PORDENONE C'è una data: 2 ottobre. È il giorno in cui le difese dei principali indagati della truffa milionaria della Venice Investment Group tenteranno di annullare l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Rodolfo Piccin. E c'è un numero: 127. Sono le denunce depositate ieri in Procura a Pordenone da parte dell'associazione Afue. Oggi ne verranno depositate altre 150. «Complessivamente - spiega Daniele Pistolesi, presidente dell'associazione no profit che tutela le vittime di truffe finanziarie, usura ed estorsione - abbiamo ricevuto 1.200 mail di richiesta di assistenza. L'azione collettiva sarà portata avanti soltanto per 550 risparmiatori raggirati dalla Venice Investment, non siamo in grado di far fronte a tutte le richieste e ci stiamo coordinando con altri legali che tutelano i risparmiatori». Fino alla scorsa settimana in Procura erano state depositate 307 denunce, a cui vanno a sommarsi le 277 dell'Afue e quelle che stanno arrivando attraverso numerosi studi legali delle province di Pordenone, Treviso e Venezia.
Le denunce stanno rafforzando le ipotesi di reato formulate dalla Procura di Pordenone: associazione per delinquere finalizzata alla truffa e all'abusivismo finanziario, a cui si aggiungono l'autoriciclaggio per la coppia Fabio Gaiatto e Najima Romani (3,7 milioni di euro provento della truffa utilizzati attraverso la società Studio Holding per acquistare beni immobili). Il 2 ottobre davanti ai giudici del Tribunale del riesame di Trieste ci saranno anche i pm a difendere le indagini della Guardia di finanza di Portogruaro. Ieri il procuratore Raffaele Tito e il pm Monica Carraturo hanno avuto un lungo confronto con gli investigatori delle Fiamme Gialle. L'esecuzione delle misure cautelari non coincide con la chiusura delle indagini, anzi, gli accertamenti hanno ripreso vigore. Dove sono finiti i soldi dei risparmiatori? Il portogruarese Fabio Gaiatto ha messo da parte un tesoretto all'estero? Nei conti correnti sloveni e croati della Venice c'è ben poco da raschiare. Il sospetto è che la coppia di Portovecchio abbia portato all'estero milioni di euro versati da risparmiatori convinti di arricchirsi investendo nel forex..
Ieri in Procura è stato conferito l'incarico all'ingegner Nicola Chemello di fare le copie forensi dei computer sequestrati. Sarà anche interessante capire come funzionava la piattaforma on-line creata dalla Venice per i propri clienti: era autentica o uno specchietto per allodole.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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