IL CASO
PORDENONE Un raid notturno, non l'unico dell'ultimo periodo. I cassonetti letteralmente strappati dal terreno e rovesciati, con il contenuto sparso tra i vialetti e l'erba che confina con l'acqua. Scritte incomprensibili e graffiti di dubbio gusto artistico comparsi sui cordoli in cemento. Spazzatura a pelo d'acqua, la devastazione che copre un raggio sufficientemente ampio da far pensare ad un'azione durata non solo qualche minuto. È stato questo lo scenario che si sono trovati di fronte i primi residenti che ieri mattina hanno scelto il parco dei laghetti di Rorai per una passeggiata o una corsa. Immediatamente è scattata la segnalazione alle autorità (dal Comune alla polizia locale), e già ieri sono iniziate le operazioni di pulizia dell'area verde. Ma che gli atti vandalici della notte tra venerdì e ieri non fossero paragonabili alla solita ragazzata, lo si è capito dalla reazione del Comune.
LA SVOLTA
Emanuele Loperfido, assessore alla Sicurezza, ha ricevuto sul suo smartphone le stesse foto che da qualche ora circolavano online. Poche settimane fa, nella stessa area verde, erano state divelte le panchine utilizzate dagli anziani per riposarsi all'ombra nei mesi più caldi. Allora dalle stanze del municipio era partito solo un rimbrotto, accompagnato dall'ordine consegnato alle squadre comunali di ripristinare i luoghi. Stavolta invece si è deciso di cambiare: al parco dei laghetti di Rorai Grande, uno dei più apprezzati di tutta la città, arriveranno gli agenti della polizia locale anche di notte. L'obiettivo è quello di rendere la vita almeno un po' più difficile ai vandali che si divertono a danneggiare senza uno scopo preciso le proprietà pubbliche. «Dopo gli ultimi fatti - spiega Emanuele Loperfido - abbiamo scelto il classico giro di vite. Incaricheremo gli uomini guidati da Stefano Rossi, comandante della nostra polizia locale, di effettuare dei pattugliamenti non straordinari, ma regolari, proprio all'interno del parco dei laghetti di Rorai Grande. Ed estenderemo i pattugliamenti anche alle ore che fanno parte del turno di notte». Nel dettaglio, l'area verde del quartiere residenziale sarà pattugliata almeno sino all'una del mattino, cioè quando termina l'ultimo turno della polizia locale del capoluogo».
L'AREA
Il parco di Rorai Grande è per certi versi il più fragile: non è chiuso durante le ore notturne ed è sufficientemente isolato per diventare una preda facile per i vandali. Per questo si è deciso di mettere in campo direttamente la polizia locale, e non gli steward urbani. Serve un controllo in grado di monitorare la zona sino a tardi, e soprattutto c'è bisogno di un segnale forte. «Stiamo anche pensando all'installazione di un sistema di telecamere», ha aggiunto Loperfido. Trattandosi di un'area verde estesa, però, l'operazione potrebbe non essere semplice. Per ora ci penseranno gli occhi, non elettronici ma umani, degli agenti della polizia locale. A breve le pattuglie varcheranno la soglia dell'area verde del quartiere, nella speranza che almeno l'effetto deterrente impedisca di assistere a scene come quella di ieri mattina.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Un raid notturno, non l'unico dell'ultimo periodo. I cassonetti letteralmente strappati dal terreno e rovesciati, con il contenuto sparso tra i vialetti e l'erba che confina con l'acqua. Scritte incomprensibili e graffiti di dubbio gusto artistico comparsi sui cordoli in cemento. Spazzatura a pelo d'acqua, la devastazione che copre un raggio sufficientemente ampio da far pensare ad un'azione durata non solo qualche minuto. È stato questo lo scenario che si sono trovati di fronte i primi residenti che ieri mattina hanno scelto il parco dei laghetti di Rorai per una passeggiata o una corsa. Immediatamente è scattata la segnalazione alle autorità (dal Comune alla polizia locale), e già ieri sono iniziate le operazioni di pulizia dell'area verde. Ma che gli atti vandalici della notte tra venerdì e ieri non fossero paragonabili alla solita ragazzata, lo si è capito dalla reazione del Comune.
LA SVOLTA
Emanuele Loperfido, assessore alla Sicurezza, ha ricevuto sul suo smartphone le stesse foto che da qualche ora circolavano online. Poche settimane fa, nella stessa area verde, erano state divelte le panchine utilizzate dagli anziani per riposarsi all'ombra nei mesi più caldi. Allora dalle stanze del municipio era partito solo un rimbrotto, accompagnato dall'ordine consegnato alle squadre comunali di ripristinare i luoghi. Stavolta invece si è deciso di cambiare: al parco dei laghetti di Rorai Grande, uno dei più apprezzati di tutta la città, arriveranno gli agenti della polizia locale anche di notte. L'obiettivo è quello di rendere la vita almeno un po' più difficile ai vandali che si divertono a danneggiare senza uno scopo preciso le proprietà pubbliche. «Dopo gli ultimi fatti - spiega Emanuele Loperfido - abbiamo scelto il classico giro di vite. Incaricheremo gli uomini guidati da Stefano Rossi, comandante della nostra polizia locale, di effettuare dei pattugliamenti non straordinari, ma regolari, proprio all'interno del parco dei laghetti di Rorai Grande. Ed estenderemo i pattugliamenti anche alle ore che fanno parte del turno di notte». Nel dettaglio, l'area verde del quartiere residenziale sarà pattugliata almeno sino all'una del mattino, cioè quando termina l'ultimo turno della polizia locale del capoluogo».
L'AREA
Il parco di Rorai Grande è per certi versi il più fragile: non è chiuso durante le ore notturne ed è sufficientemente isolato per diventare una preda facile per i vandali. Per questo si è deciso di mettere in campo direttamente la polizia locale, e non gli steward urbani. Serve un controllo in grado di monitorare la zona sino a tardi, e soprattutto c'è bisogno di un segnale forte. «Stiamo anche pensando all'installazione di un sistema di telecamere», ha aggiunto Loperfido. Trattandosi di un'area verde estesa, però, l'operazione potrebbe non essere semplice. Per ora ci penseranno gli occhi, non elettronici ma umani, degli agenti della polizia locale. A breve le pattuglie varcheranno la soglia dell'area verde del quartiere, nella speranza che almeno l'effetto deterrente impedisca di assistere a scene come quella di ieri mattina.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
