Vandali in azione al parco della Burida

Martedì 20 Novembre 2018
Vandali in azione al parco della Burida
IL CASO
PORDENONE Si prega di lasciare puliti i locali toilette, altrimenti verranno chiusi. È questo l'avvertimento che compare fuori dai bagni pubblici del parco del lago della Burida, tra Pordenone e Porcia. Un invito ai fruitore, dunque, a comportarsi bene e soprattutto a lasciare i servizi igienici in ordine. Difficile stabilire se si sia trattato di un raid, meditato da tempo, oppure se i muri (interni ed esterni) dell'edificio siano stati lordati - con scritte, scarabocchi e murales - da qualche ragazzino piuttosto annoiato. Al di là di tutto, ciò che è comparso sulle facciate della toilette - e che non ha risparmiato nemmeno gli specchi e la porta di ingresso -, è da ascrivere alla mano di qualche vandalo. Qualcuno, inoltre, ha pensato bene di ironizzare sulle forze di polizia e sui controlli antidroga: Ora che gli sbirri vengono ogni giorno, smetterò di drogarmi. Viva le guardie è la scritta che è comparsa, a chiare lettere, sulla porta principale.
«È un periodo sottolinea il vicesindaco di Porcia Giuseppe Moras che al parco ne stanno succedendo di tutti i colori. So che tre ragazzini, uno dei quali maggiorenne, nei giorni scorsi sono stati colti sul fatto da polizia e carabinieri che hanno implementato i servizi di controllo. Come amministrazione ci stiamo attrezzando per porre fine a questa vergogna: il parco (una sponda ricade sotto il comune di Porcia, l'altra sotto quello di Pordenone, ndr) è un bene di valenza naturalistica della collettività e non è giusto che qualcuno lo prenda per una discarica. Dopo le operazioni di bonifica, che prevedranno anche le tinteggiatura dei muri, è nostra intenzione ricorrere alla videosorveglianza: è l'unico modo per tenere lontani balordi, tossici e piccoli vandali».
Nella Destra Tagliamento - lo dice l'ultima rilevazione (attendibile) del quotidiano economico Italia Oggi - si vive meglio rispetto ad altre parti. I paramenti utilizzati per misurare la qualità della vita (da quelli strettamente economici legati a imprese e lavoro, a quelli su cultura e ambiente fino alle performance della salute) hanno fatto rimontare di quattro posizioni la (ex) provincia del Friuli Occidentale, collocandola al quinto posto, ma forse la rilevazioni non ha tenuto anche conto della parte che riguarda il fenomeno relativo al consumo di sostanze stupefacenti, microcriminalità e, appunto, vandalismi di natura varia.
A Pordenone, per esempio, le problematiche sono più marcate rispetto all'hinterland. La situazione, tuttavia, non è così complessa come qualcuno vorrebbe far credere. «Sono molte le persone che arrivano in città sostiene il sindaco Alessandro Ciriani e che si complimentano con noi per come si presenta. Vandali, drogati e bulli non nascono oggi. Oggi, a differenza del passato, i problemi vengono affrontati. Mettendo in campo le risorse necessarie si cerca di risolverli. Polizia locale e steward? Svolgono un lavoro indispensabile ed encomiabile, ci mancherebbe, ma garantire la sicurezza pubblica è compito delle forze dell'ordine».
La sicurezza, senza dubbio, passa attraverso l'implementazione dei controlli sul territorio ma anche l'organizzazione di una serie di attività preventive. «Bulli e vandali sottolinea Ciriani vanno fermati. La repressione, fine a sé stessa, può servire a poco. Ecco perché come amministrazione stiamo lavorando a progetti rivolti, in particolare, ai giovani. Dentro ma anche fuori dal circuito scolastico. Il nostro compito, di concerto con altri enti, è quello di creare nuovi spazi e, soprattutto, alternative. Così da tenerli occupati e contrastando, al contempo, devianze sempre più radicate tra loro».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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