Tra Cro e Catania consulti via Internet

Martedì 14 Novembre 2017
Un importante accordo di collaborazione clinico-scientifica è stato sottoscritto tra il Centro di ricerca oncologico di Aviano e l'Azienda ospedaliera di Rilievo nazionale e Alta specializzazione (Arnas) Garibaldi di Catania per l'erogazione, da parte dell'istituto pordenonese, di prestazioni di anatomia patologica relative alla second opinion, ovvero quella pratica che consiste nella revisione al microscopio di materiale patologico in cui la necessità di una rivalutazione diagnostica nasce da una o più circostanze.
Si tratta di un nuovo riconoscimento per la struttura di Aviano. In base all'intesa sottoscritta, le attività diagnostiche e di refertazione saranno eseguite in Anatomia patologica al Cro sotto la supervisione di Vincenzo Canzonieri, responsabile della struttura e coordinatore delle attività che avranno in Giovanni Bartoloni, responsabile dell'Unità operativa complessa di Anatomia patologica catanese, l'omologo referente in Arnas. Si procederà è scritto tra l'altro nella convenzione con l'utilizzo di un sistema di collegamento informatico via web che consentirà la visualizzazione dei vetrini.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale del Cro, Mario Tubertini, secondo il quale «la convenzione con i colleghi dell'Azienda catanese sostanzia ancor più, se possibile, il ruolo di un Istituto di ricerca specializzato in oncologia, ovverosia offrire le migliori pratiche e competenze al Paese. Siamo onorati di intrattenere questa nuova collaborazione con la Sicilia ha concluso Tubertini con la quale abbiamo forti e storiche relazioni di natura umana e professionale».
Da parte sua, il direttore generale di Arnas, Giorgio Santonocito, nell'esprimere a sua volta grande soddisfazione per la sperimentazione avviata, ha sottolineato che la «telepatologia che oggi abbiamo inteso avviare, si iscrive a pieno titolo nella telemedicina che rappresenta la nuova frontiera della moderna medicina: una realtà - ha aggiunto - grazie alla quale contiamo di ridurre gli inutili viaggi della speranza di pazienti e dei loro familiari che ancora adesso sentono la necessità di muoversi per ottenere un consulto che le tecnologie attuali consentono, invece, di ottenere con la massima sicurezza e velocità, e con costi enormemente inferiori. Senza tacere - conclude quindi Santonocito - il ruolo positivo che la possibilità di confrontarsi fra medici gioca nella crescita professionale».
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