PORDENONE - «Gli studenti di Elettrotecnica dell'istituto tecnico industriale Kennedy di Pordenone in visita al reparto di Cardiologia del Santa Maria degli Angeli. Molto curiosi e molte domande. Una ventata di giovinezza e di entusiasmo». È il commento, non passato inosservato, di Giorgio Simon, direttore generale della Aas 5 in chiusura della settimana di Cardiologie aperte, progetto sostenuto da Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri), che ha consentito agli studenti delle superiori di coniugare conoscenza e prevenzione. L'iniziativa, che si è svolta in continuità con l'esperienza dello scorso anno, si è caratterizzata con un evento informativo sulla prevenzione cardiovascolare e sui corretti stili di vita dedicato alle fasce d'età degli ultimi anni delle scuole superiori. Alcune classi del quarto e del quinto anno dell'Istituto tecnico Kennedy e dell'Istituto Vendramini ad indirizzo biologico e del liceo scientifico e classico Majorana di Pordenone sono state infatti invitate a visitare le strutture e le dotazioni strumentali del reparto diretto dal primario Guglielmo Bernardi (Unità coronarica elettrofisiologia, emodinamica, ambulatori di ecocardiografia ed ecografia vascolare). «Sono molto contento ha puntualizzato il cardiologo Matteo Cassin visto che questa formula l'ho introdotta io nel 2015 durante il bellissimo anno nel quale ho avuto il privilegio di guidare temporaneamente (come facente funzione, prima della nomina di Bernardi che è risultato vincitore del concorso per il quale Cassin ha adito le vie legali, ndr) la gloriosa Cardiologia di Pordenone». Alessandra Betto
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