Stangato il truffatore-rapinatore: 4 anni e 10 mesi

Giovedì 12 Ottobre 2017
Stangato il truffatore-rapinatore: 4 anni e 10 mesi
LA SENTENZA
PORDENONE La truffa dello specchietto si trasformò in rapina. E la vittima, un 83enne di Annone Veneto, nel tentativo di recuperare il portafoglio si spezzò una gamba.
Fortunato D'Amico, 23 anni, nomade che risiede in provincia di Catania, fu identificato dai carabinieri grazie a un testimone e ai filmati della videosorveglianza. Ieri il processo, celebrato con rito abbreviato nell'udienza preliminare del gup Roberta Bolzoni. La sentenza è stata pesantissima. Il giudice non ha concesso alcuna attenuante e, nonostante lo sconto di pena di un terzo previsto dal rito, a D'Amico sono stati inflitti 4 anni 10 mesi e 20 giorni di reclusione, oltre a 1.600 euro di multa.
Il giovane, difeso dall'avvocato Antonio Bartei, è specializzato nelle truffe dello specchietto. Già condannato da altri Tribunali del Nordest, su richiesta della Procura di Pordenone è sottoposto a misura cautelare dallo scorso febbraio e, dopo un periodo in carcere, ha ottenuto gli arresti domiciliari. L'anziano era invece rappresentato dall'avvocato Elisa Bincoletto. Non si è costituito parte civile perchè non se la sentiva di affrontare il processo. «È ancora molto provato - spiega il legale - Per lui è sufficiente che il ragazzo gli abbia restituito il denaro». Quel 10 ottobre di un anno fa, l'anziano aveva nel portafoglio mille euro. Aveva appena prelevato i soldi della pensione all'Antonveneta e il truffatore probabilmente lo stava tenendo d'occhio, perchè lo seguì fino a casa a bordo di un'Alfa 147 nera. L'83enne aveva appena parcheggiato nel cortile, quando D'Amico attirò la sua attenzione. «Mi ha urtato e spaccato lo specchietto - disse il giovane siciliano - Come ha fatto a non accorgersi?». Pretendeva 100 euro. Dopo una breve discussione, l'anziano si è lasciato intimidire e ha estratto il portafoglio. Con un gesto repentino, D'Amico gliel'ha strappato di mano ed è salito in macchina. L'anziano si è disperatamente aggrappato al tergicristallo del parabrezza per fermare il rapinatore, ma il giovane ha ingranato la marcia ed è partito trascinandosi dietro l'83enne. Sbalzato a terra, l'uomo si è procurato la frattura del perone e della testa del perone destro, oltre a un trauma cranico (prognosi di 35 giorni). Oltre che per la rapina, D'Amico è stato condannato anche per lesioni.
C.A.
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