Spese pazze al Cellina Meduna, si cercano sconti di pena

Mercoledì 21 Marzo 2018
PORDENONE Il procedimento penale sul presunto peculato per le spese pazze al Consorzio di bonifica Cellina Meduna di Pordenone potrebbe esaurirsi in udienza preliminare. Le difese dell'ex presidente Americo Pippo di Valvasone Arzene e degli ex direttori generali Marcello Billè di Trieste (imputato limitatamente ai periodi 2008/09 e 2014/15) e Giorgio Maruzzi di Padova (per il periodo che va dal 2010 al 2012) stanno valutando di presentare istanza di rito abbreviato. Questo consentirebbe, nel caso si dovesse arrivare a una sentenza di condanna, di ottenere lo sconto di un terzo della pena. La difesa della segretaria personale dell'ex presidente, Daniela Falcone di Roveredo, sta esplorando la possibilità di un patteggiamento: se non sarà raggiunto un accordo con il pm, si difenderà al dibattimento. Sono strategie processuali che verranno formalizzate all'udienza del prossimo 5 giugno, quando si deciderà sull'ammissione ai riti alternativi oppure si discuterà la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Maria Grazia Zaina. Sono contestati scontrini e ricevute fiscali che sarebbero stati rimborsati indebitamente. Il periodo preso in considerazione va dal 2008 al 2014, periodo in cui il Consorzio avrebbe liquidato spese non dovute per oltre 70 mila euro. Si tratta soprattutto di pranzi e cene in ristoranti, di viaggi personali messi in conto all'ente pubblico, di pedaggi autostradali imputati al Consorzio, quando in realtà riguardavano spostamenti privati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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