Spaccio di droga nei parchi cittadini Richiedenti tenuti sotto controllo

Sabato 18 Novembre 2017
Spaccio di droga nei parchi cittadini Richiedenti tenuti sotto controllo
DROGA AL PARCO
PORDENONE Tracce di sostanze stupefacenti nei principali parchi cittadini. Le verifiche effettuate nei giorni scorsi dalle forze dell'ordine hanno evidenziato, ancora una volta, che nelle aree verdi si consuma e si spaccia droga. Forse più che altrove. Due i parchi finiti nel mirino di polizia locale, carabinieri, guardia di finanzia e polizia di stato: il Querini e il Galvani dove sono stati rinvenuti filtri, cartine e pezzetti di carta stagnola. Come dire: tracce riconducibili ad un consumo di cannabinoidi e di eroina. Tutte zone in cui il numero di richiedenti asilo è molto alto. Va ricordato, a questo proposito, come i blitz effettuati soprattutto dai carabinieri, con l'ausilio dell'unità cinofila da Torreglia, abbiano portato il mese scorso al ritrovamento di marijuana ed hashish nascosti tra il verde. In più occasioni sono stati però individuati.
LA BATTAGLIA
La battaglia intrapresa dalle forze di polizia contro lo spaccio della droga in città sta dando risultati lusinghieri. «E' un'attività sostiene Stefano Rossi, comandante della polizia locale che richiede da parte dei nostri agenti impegno e costanza. L'attenzione si è concentrata, soprattutto, sui richiedenti asilo che, lo dicono i dati, si sono inseriti abilmente nel mercato della droga. Non solo come assuntori ma soprattutto come spacciatori. Non tutti tiene a precisare il comandante Rossi ma sicuramente ci sono diversi profughi che gestiscono il giro degli stupefacenti che risulta essere non poco redditizio. Notiamo sempre più spesso un certo movimento nei parchi, in orari che sono diventati ormai standard: dalle 10.30 alle 11.30 e il pomeriggio sino all'imbrunire. Ci sono ragazzini, anche a gruppi di 10-15, che sanno perfettamente che troveranno chi li rifornirà della droga. E, guarda caso, il movimento spesso orbita attorno a persone, già identificate, in attesa del riconoscimento dello status di profugo».
LE AREE
Diverse le aree tenute costantemente sotto controllo: oltre ai parchi Querini e Galvani, ai raggi x finiscono costantemente via Bertossi, l'area dell'hotel Minerva, quella dell'autostazione e il Bronx. Qui nei giorni scorsi, in Piazzetta del Portello, i carabinieri hanno fermato una persona con addosso alcuni grammi di sostanza stupefacente. «Se c'è così tanto movimento evidenzia Rossi significa che la richiesta è in aumento, soprattutto tra i giovani. Come polizia locale abbiamo intensificato l'attività di controllo e sinceramente più di così, con mezzi e risorse attualmente a disposizione, non possiamo fare: abbiamo infatti altri svariati compiuti da espletare. A giorni l'amministrazione comunale dovrebbe comunicare l'entrata in servizio degli steward: si tratta di persone che, appositamente formate, fungeranno da sentinelle. Monitoreranno infatti le aree più a rischio, quelle mappate in precedenza anche grazie alle indicazioni dei cittadini, segnalando tempestivamente episodi e movimenti sospetti alle forze di polizia». Ieri mattina, intanto, è stato emesso l'ennesimo daspo urbano. Questa volta a finire nella rete della polizia locale è stato un questuante romeno di 36 anni, già sanzionato in precedenza per gli stessi episodi, sorpreso a chiedere l'elemosina in Piazzetta del Cristo. Da quando il nuovo regolamento di polizia urbana è entrato in vigore, ovvero dal 19 agosto, ad essere raggiunte dal daspo sono state una quindicina di persone.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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