Slot machine da spegnere Dal Comune 300 lettere

Sabato 20 Gennaio 2018
Slot machine da spegnere Dal Comune 300 lettere
L'ORDINANZA
PORDENONE Dopo l'entrata in vigore - lo scorso 8 gennaio - dell'ordinanza comunale che limita gli orari di attivazione delle slot machine in sale giochi, bar e tabaccai il Comune invia oltre trecento lettere. Nelle missive l'Amministrazione precisa gli orari in cui deve vigere lo stop al gioco e le modalità con cui mantenere le macchinette all'interno dei locali. Inoltre si precisa che il non rispetto dell'ordinanza comunale prevede la sanzione amministrativa: da 500 a tremila euro se a un controllo della polizia comunale il titolare non risulta in regola con quanto previsto.
LE LETTERE
Dagli uffici comunali sono partite oltre trecento lettere. Sono state inviate a sale giochi, bar, esercizi pubblici, tabaccai: tanti sono infatti all'interno dei confini cittadini i locali che ospitano slot machine e macchinette per il gioco d'azzardo. Vengono precisati i contenuti della recente ordinanza rispetto agli orari di sospensione del gioco e alle possibili conseguenze per chi non rispetto la nuova normativa municipale. Le sale giochi sono tenute a rispettare una finestra di sospensione del gioco che va dalle 8 alle 12 e dalle 18 alle 24. Mentre per bar e tabaccai l'interruzione oraria è diversa: dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 19. La missiva precisa ulteriormente anche le eventuali multe che sono previste per chi venisse pizzicato dai controlli a non rispettare l'orario.
LE PRECISAZIONI
La decisione dell'assessore al Commercio Emanuele Loperfido è stata assunta per consentire a tutti i titolari di slot di essere informati nel dettaglio. «Si tratta - ha precisato l'assessore - di informazioni né obbligatorie, né dovute. Abbiamo però ritenuto di chiedere agli uffici uno sforzo ulteriore per mettere tutti gli interessati nelle condizioni di conoscere esattamente il contenuto del provvedimento che deriva la normativa regionale». Come dire: dopo i controlli che saranno effettuati non potranno esserci scuse da accampare rispetto alla mancata conoscenza del provvedimento. Chi sbaglierà, pagherà. Insomma il Comune non intende essere morbido rispetto a una decisione che è stata presa nelle settimane scorse anche dopo un confronto con le categorie e con gli operatori commerciali. Nel frattempo - ha informato l'assessore - prosegue il tavolo allargato anche agli altri comuni dell'hinterland: tutti i municipi sono infatti tenuti a recepire la normativa regionale in materia. Oltre a Zoppola, Fiume Veneto, Casarsa, Valvasone-Arzene (lungo l'asse della Pontebbana) si sono aggiunti i Comuni di Azzano, Pasiano, Brugnera, Cordenons, San Quirino, Roveredo e Fontanafredda.
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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