Sicurezza ai grandi eventi passa la linea più morbida

Sabato 22 Luglio 2017
Sicurezza ai grandi eventi passa la linea più morbida
Sagre ed eventi: passa la linea morbida, cioè l'interpretazione minimal della circolare Gabrielli, costola operativa del decreto Minniti scaturito in seguito ai gravi fatti di Torino. E gli organizzatori delle principali sagre del Pordenonese tirano un primo sospiro di sollievo. Ieri mattina, infatti, in Prefettura si è tenuta la consueta riunione settimanale del Comitato per l'ordine e la sicurezza provinciali: all'ordine del giorno c'era l'organizzazione della prossima Sagra dei osei di Sacile (metà agosto), ma l'occasione è stata perfetta per parlare delle norme di sicurezza valide per tutte le manifestazioni in grado di attirare un gran numero di persone.
INTERPRETAZIONE - La buona notizia per Comuni e associazioni (Pro Loco in testa) arriva dall'interpretazione che la Prefettura di Pordenone darà al decreto Minniti e alla circolare Gabrielli. Dopo il caos di piazza San Carlo a Torino, quando durante la finale di Champions League il panico ha provocato un'onda umana e causato la morte di una donna, il ministero dell'Interno ha raccomandato una stretta sulla sicurezza durante i grandi eventi. Ma le sagre del territorio pordenonese sembrano almeno parzialmente salve. Per le manifestazioni del territorio - ha detto il prefetto, Maria Rosaria Laganà - non cambierà molto. L'interpretazione della norma va in questa direzione: in corrispondenza di ogni eventi di piazza o di paese si valuterà caso per caso, vagliando le possibili azioni finalizzate al rafforzamento della sicurezza, ma non ci sarà uno stravolgimento dei piani. Era questo, invece, il timore di sindaci e Pro Loco. Un'idea - ha spiegato ancora Laganà - è quella di posizionare almeno dei cartelli che indichino le vie di fuga in caso di pericolo. Se sarà necessario aggiungere alcuni volontari (formati) addetti alla sicurezza, provvederanno poi gli organizzatori.Ma non sarà lo stravolgimento che temevano gli organizzatori degli eventi.
LO STATO DELL'ARTE - Maria Rosaria Laganà, però, ha lanciato anche un altro messaggio ai sindaci del territorio. La circolare Gabrielli - ha spiegato - non lancia l'allarme, ma dice di non trascurare l'aspetto della sicurezza durante gli eventi di piazza. Ha solamente richiamato l'attenzione su alcune tematiche che mi auguro fossero già tenute in considerazione. I sindaci facciano i sindaci e non posso immaginare che sino ad oggi non si siano preoccupati della sicurezza. Come dire, i contenuti-base della normativa dovevano già essere stati introiettati da chi per anni ha organizzato eventi con molto pubblico. Certo, potrebbe essere necessaria una piccola stretta, soprattutto per gli eventi più grossi, e di ciò dovrà occuparsene il Comune di competenza o le associazioni. Ma non si tratterà di una vera rivoluzione in grado di mettere in pericolo lo svolgimento regolare degli eventi. I sindaci, però, vogliono proseguire il dialogo con le istituzioni. Abbiamo ricevuto le indicazioni dalla Prefettura - ha spiegato ad esempio Markus Maurmair (Valvasone Arzene) - e chiediamo che ci sia uniformità: servono informazioni valide per tutti e per ogni manifestazione.
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