Sedicenne sequestrata, genitori condannati

Mercoledì 21 Novembre 2018
Sedicenne sequestrata, genitori condannati
IL PROCESSO
PORDENONE Un anno e due mesi di reclusione alla madre, nove mesi con sospensione condizionale della pena al padre. É la sentenza pronunciata ieri mattina dal collegio del Tribunale di Pordenone nei confronti dei genitori di una giovane tunisina (all'epoca dei fatti aveva 16 anni) finiti a processo per rispondere delle accuse di violenza privata e sequestro di minore. I due, che ora vivono all'estero, erano difesi d'ufficio dall'avvocato Elisa Palù.
IL CONTESTO
Protagonista della vicenda una famiglia tunisina con tre figli e alcuni problemi legati, da quanto denunciato dalla vittima, all'educazione che volevano imporle. La ragazzina riteneva che la madre fosse troppo severa, non permettendole di vivere una vita senza divieti. Il rapporto madre e figlia si inasprisce finchè un giorno la giovane va a denunciare la madre e racconta di essere costretta a vivere in un modo che non le appartiene. A quel punto viene affidata a una comunità, dalla quale, però, continua a scappare.
I FATTI
Ed è proprio la decisione presa dall'alto a rendere furiosi i genitori della 16enne che controllano la figlia e scoprono che riesce, a loro dire, a scappare dalla comunità tanto da prendere una cattiva strada. Un giorno vengono a sapere che si trova a casa di un amico e decidono di andare a prenderla. Ed è proprio lì, secondo l'accusa, che ci sarebbe stata la violenza privata (per aver impedito al padrone di casa di chiudere la porta per non farli entrare), le lesioni (per aver strattonato e preso a pugni chi voleva impedire che si portassero via la figlia, accusa poi caduta) e il sequestro della ragazzina che per qualche ora avevano riportato a casa.
G.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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