Scuola, attacca il sindacato: «Ci sono discriminazioni»

Mercoledì 22 Agosto 2018
Scuola, attacca il sindacato: «Ci sono discriminazioni»
L'ACCUSA
PORDENONE Posto che vai fortuna che trovi. Così se sei un docente pronto ad essere immesso in ruolo nelle graduatorie di Trieste, la strada è liscia, tutta in discesa, mentre se la cattedra si trova in provincia di Pordenone, Udine e Gorizia, si finisce in un baratro.
ALLARME
L'allarme viene lanciato dal sindacato Anief che in questi caldi giorni d'estate sta raccogliendo testimonianze strazianti di docenti che temono di essere costretti a ricevere supplenze da seconda fascia, non accedendo al ruolo che gli spetta per un inghippo burocratico e, dunque, non potendo maturare il punteggio aggiuntivo utile che potrebbe rientrare nel prossimo decreto, utile per il concorso non selettivo messo in piedi dal Governo per salvaguardare gli insegnanti dopo la sentenza negativa in Consiglio di Stato. Agli uffici scolastici regionali sono arrivate le cautelari per l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento della scuola primaria, con due diverse diciture da parte del Giudice che ha esaminato il provvedimento, in alcune pratiche, difatti, si dispone l'inserimento in Gae con riserva e possibilità di accedere ai ruoli, in altre pratiche mancherebbe questa seconda parte, ovvero vi sarebbe l'inserimento in gae con riserva e basta.
UFFICIO SCOLASTICO
L'Ufficio scolastico delle tre province della regione avrebbe deciso di assegnare una lettera W ai primi casi e ai secondi la T. Detto altrimenti, chi si trova con la lettera T resta in un limbo. Tutti i docenti vengono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento con riserva spiega Teresa Vitiello, responsabile della sede di Pordenone dell'Anief ma quelli con la lettera T vengono bloccati, parliamo di insegnanti che hanno diritto al ruolo dal 2016. Si è davanti ad un danno per molti insegnanti che cercano un contatto immediato con il dirigente regionale, tramite l'Anief, affinché si trovi una soluzione alla problematica che penalizzerebbe docenti con medesimi titoli e che hanno lo svantaggio di trovarsi in province diverse. Mercoledì la messa in ruolo, dunque, non per tutti e comunque a scadenza, quando verrà applicata l'esecuzione alla sentenza di merito che prevede un licenziamento e un rimandare indietro l'orologio al tempo prima del ruolo. La riapertura delle Gae afferma Teresa Vitiello eviterebbe una perdita di tempo e soldi per gli insegnanti e lo Stato, ma soprattutto salvaguarderebbe il diritto degli studenti ad avere continuità didattica.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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