SALUTE
PORDENONE Sarà per colpa del troppo lavoro o - in altri casi - perc

Lunedì 10 Dicembre 2018
SALUTE
PORDENONE Sarà per colpa del troppo lavoro o - in altri casi - perc hè il lavoro manca proprio. Resta il fatto che in provincia di Pordenone i farmaci più venduti (con ricetta o da banco) sono quelli per il mal di stomaco. Gastrite in particolare. È uno dei dati che emergono dallo studio effettuato sull'utilizzo dei farmaci in provincia di Pordenone e più in generale sul territorio dell'intera regione. Una cosa è certa: i friulani sono divoratori di medicine. Il numero principale è la spesa complessiva: 207 milioni di euro.
LE RICETTE
La media è di quasi 9 ricette per ciascun abitante e una spesa pro capite di circa 159 euro ai quali si devono sommare altri 200 per i farmaci da banco. È questa in estrema sintesi la spesa totale in farmaci che ogni anno viene sostenuta in Friuli Venezia Giulia per l'assistenza convenzionata. L'anno di riferimento è il 2017 e i dati sono forniti dall'Aifa che indaga quali e quanti farmaci consumiamo in provincia di Pordenone e in regione e soprattutto quanto ci costano. Cento euro all'anno, invece, è la spesa pro capite privata, ovvero per i farmaci da banco o su ricetta bianca, senza ticket, per cui la compartecipazione nei cittadini sfiora i 19 milioni in un anno.
IN STRUTTURA
Numeri ancora più importanti sono quelli relativi all'acquisto di farmaci nelle strutture sanitarie pubbliche: qui la spesa pro capite sale a 200 euro. In un anno spendiamo mediamente 17,6 euro per una confezione di farmaci per un totale di 22.853 confezioni vendute nell'arco di 365 giorni e 11.370 ricette staccate dai camici bianchi. La salute di una popolazione si misura anche in base al ricorso ai medicinali, ma cosa si consuma maggiormente? In primis e non è una sorpresa farmaci per il sistema cardiovascolare che rappresentano la spesa più elevata, 52 euro pro capite all'anno (spalmati su un ventaglio di 25 diversi farmaci), nulla di strano in un territorio dove i problemi cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di morte. L'investimento farmaceutico, usando un eufemismo, riguarda il pantoprazolo, un medicinale utilizzato per i disturbi di stomaco, che si guadagna la palma d'oro tra i 30 principi attivi per cui si spende di più: 6,7 milioni di euro in un solo anno. Secondo e terzo posto per i farmaci necessari al sistema cardiovascolare, in leggera flessione rispetto all'anno precedente. Cuore attenzionato, dunque e gastrite dietro l'angolo, ma i residenti almeno sono meno depressi e meno ansiosi. Una delle principali molecole utilizzata per il trattamento della depressione e i disturbi d'ansia, il citalopram, ha visto una riduzione del 24,8% di spesa pro capite nel 2017. Largamente usati, invece gli oppiodi (a Pordenone la palma dei più utilizzati), in primis il fentanyl con un +7,3% di spesa pro capite rispetto al 2016 e +74,5% rispetto alla media nazionale. In ambito clinico è impiegato in cerotti, lecca-lecca o pastiglie per la terapia del dolore cronico dei malati di tumore, ma al di fuori dell'uso terapeutico. Quelli per il sistema nervoso rappresentano, in termini di spesa in regione, la terza categoria di farmaci più usati.
ANTIBIOTICI
Pare aver funzionato, invece, la battaglia contro il consumo inappropriato degli antibiotici che registrano una flessione della spesa pro capite annuale del 41,3% rispetto alla media nazionale, nonostante i cittadini pensino che in oltre il 60% dei casi che gli antibiotici servano per curare raffreddori e influenze. La media di consumo degli antibiotici colloca la regione fra i territori più virtuosi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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