Raduno Anget, ricordi e premi

Domenica 15 Ottobre 2017
Raduno Anget, ricordi e premi
SACILE
Le sofferenze inflitte nelle tragiche giornate culminate con la ritirata di Caporetto, dall'esercito austroungarico e descritte dalla studentessa Giulia Vallepulcini della 3 media Giambattista Tiepolo di Udine, nell'elaborato vincitore del concorso bandito dall'Associazione nazionale genieri e trasmettitori, hanno fatto da cornice alla semplice, ma toccante cerimonia ospitata a palazzo Ragazzoni. E ciò in seno al Raduno interregionale Anget, alla presenza del presidente nazionale, generale Carlo Mittoni, dell'assessore Claudio Salvador, dei delegati regionali Giuseppe Munno del Friuli e Luigi D'Oronzo del Veneto, del comandante il 7. Rgt trasmissioni, Maurizio d'Alterio, del presidente della sezione sacilese Anget Lino Sicchiero e dei rappresentanti delle sezioni Anget delle due regioni. Ricordi semplici ma vissuti direttamente da una piccola comunità, Givigliana, frazione di Rigolato e per questo ancora più toccanti, che Giulia, presente in sala, ha descritto nel suo racconto, ponendo particolare attenzione al fenomeno delle 37 portatrici carniche e al loro prezioso contributo a favore dei combattenti. Quindi mentre scorrevano le immagini dell'elaborato, commentato dal delegato regionale Anget, Munno, Giulia ha descritto gli effetti devastanti della ritirata, descrivendo dapprima la confusione tra la gente alle notizie che qualche cosa di tremendo stava accadendo, quindi la difficile convivenza con gli invasori che si impossessavano di tutto, perfino delle campane, e la necessità di far fronte alle loro esigenze logistiche, attingendo alle già esigue risorse di una comunità basata su una vita rurale. In tutto ciò ha ricordato anche che non sono mancati episodi tesi a dare fastidio al nemico arrivando fino all'occultamento di un cannone. Ha concluso sottolineando che le sofferenze, sono durate un anno intero e anche quando è terminatala la guerra per un altro anno la vita a Givigliana non è stata facile. Per questo lavoro, Giulia ha quindi recevuto il premio dell'Associazione nazionale, da parte del presidente Mittoni. La cerimonia è entrata quindi nel vivo con il ricordo, «come avviene ad ogni nostro raduno - ha detto il delegato regionale Munno - di alcuni nostri caduti: quest'anno a tre, due friulani e uno veneto. Il sottotenente del 12 Rgt fanteria Ettore Generio Cosmo morto il 15 settembre 1917 per il quale hanno ritirato la medaglia i nipoti: Mario, Giuseppina Angelica e Loredana Elisabetta. Poi il soldato del 228' Rgt fanteria Giuseppe Nonis, morto il 14 agosto 1916: la sua medaglia è stata ritirata dalle nipote Maria; e il soldato del 7' Rgt alpini, Fabiano Roddaro morto nell'ottobre 1917, la medaglia è stata ritirata, dalle mani del colonnello d'Alterio da Alessandra Bernabò che la consegnerà alla nipote Onelia assente perché indisposta. Un riconoscimento è stato assegnato anche al socio della sezione Anget di Sacile, Angelo Zulian, per i 50 anni di fedeltà, ritirata dal presidente Sicchiero. La serata si è conclusa con la consegna della medaglia d'argento al valor militare al sottotenente conte Eugenio Camposampiero, caduto sul Carso il 14 agosto 1917 mentre rientrava da una pericolosa azione di guerra, alla nipote Lavinia Camposampiero. Il raduno si concluderà oggi con la sfilata per le vie del centro.
Michelangelo Scarabellotto
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