Province abolite Ciriani: nessun risparmio, anzi costi per 38 milioni

Domenica 19 Novembre 2017
BATTAGLIA DELLE CIFRE
PORDENONE «Altro che risparmi per 31 milioni di euro, l'abolizione delle Province rappresenta un costo per il bilancio regionale che, tra gestione del personale e funzionamento delle Uti, sarà di oltre 38 milioni di euro». A replicare ai conti dell'assessore Paolo Panontin che aveva illustrato i risparmi della riforma è il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani. «A fronte delle proclamazioni di grandi risparmi da parte dell'assessore Panontin emergono clamorose dimenticanze ed errori nel metodo di calcolo». E Ciriani, con gli allegati numerici del disegno di legge alla mano, comincia: «Intanto il primo dato certo è quello del trasferimento del personale dalle Province in Regione che ha comportato un aumento di costi di oltre otto milioni, a fronte di un peggioramento dei servizi e delle funzioni trasferite».
IL PERSONALE
Inoltre, a Pordenone per esempio, «nonostante le funzioni siano già passate tutte a altri enti con i relativi trasferimenti gli uffici della sede provinciale sono ancora tutti aperti, riscaldati e custoditi e il personale opera lì per conto della Regione». Sul personale poi la Regione afferma che vi è un risparmio nel personale dell'organico regionale. «Facile - sostiene Ciriani, l'ultimo presidente eletto della Provincia - poiché nel rilevae alcuni funzioni la Regione si è presa più personale di quello afferente la funzione: nel campo dell'edilizia scolastica la funzione è passata all'uti con 13 addetti anziché i 26 precedenti». Ma ciò che il sindaco imputa a Panontin è il fatto di essersi dimenticato nel suo conteggio dei costi delle 18 Uti costituite. «Basta guardare la tabella allegata alla norma - va avanti Ciriani -: il funzionamento delle Uti richiede una cifra complessiva, per le varie gestioni, per un totale di oltre 47 milioni. Somma da ridurre di 9 milioni, dal 2017, del fondo ordinario dei Comuni. Quindi il funzionamnto delle Uti, sommata alla gestione associata dei Comuni, comporta un costo per il bilancio regionale di 38 milioni 547 mila euro. Quindi altro che risparmio di 31 milioni». Ma, oltre ai puri conti, Ciriani aggiunge: «C'è un onere della complessità, riunioni inutili tr sindaci e funzionari, dei disservizi creati da una riforma frettolosa e rimaneggiata edai meccanismi farraginosi. Le Uti mediante i sindaci propongono alla Regione un piano investimenti che la Regione approva con legge. Poi le Uti che non sono attrezzate per gestirli girano i trasferimenti ai Comuni. Il tutto tra una burocrazia enorme». Infine la chiosa politica: «I numeri veri sono impietosi e non mentono. Quelli forniti da Panontin sono bufale. Rappresentano la disperazione di una giunta regionale che inventa i dati per cercare di coprire i danni di una riforma pessima, dannosa e offensiva per i sindaci e i loro territori».
L'ASSESSORE
Secca la replica di Panontin: «La lettura dei dati da parte di Ciriani è disarmante, se amministra così il Comune c'è da preoccuparsi. Analizza i dati con grande superficialità. Sul personale i risparmi sono di 20 milioni secchi. Le risorse trasferite alle Uti fino a oggi sono a saldo zero, perché l'ammontare è lo stesso che prima veniva trasferito ai Comuni e alle Comunità montana anch'esse cancellate dalla riforma».
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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