Protonterapia con i soldi delle donazioni

Domenica 18 Novembre 2018
Protonterapia con i soldi delle donazioni
LA BATTAGLIA
PORDENONE «Si consenta al Cro di utilizzare utili e anche donazioni private per pagare la protonterapia». Il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia di Pordenone, guidato dal portavoce Emanuele Loperfido, dal senatore Luca Ciriani e dal consigliere Alessandro Basso, interviene nella vicenda legata all'istituto avianese.
Comprendiamo gli sforzi che devono essere compiuti per fare in modo che l'investimento per l'acquisto della macchina a tecnologia protonica possa andare in porto. Dopo l'incontro che si è tenuto nei giorni scorsi, organizzato dalla libera Camera di Commercio, siamo più convinti che mai che il posizionamento di questo macchinario - che ci ha visti protagonisti nella stesura di un ordine del giorno in Consiglio regionale, con primo firmatario proprio Alessandro Basso di Fdi - sia il coronamento necessario di anni di attività scientifica dell'istituto di ricerca avianese, e che come investimento possa costituire un'opportunità di sviluppo dell'intero nostro bacino territoriale.
Da qui l'iniziativa promossa dal coordinamento comunale di Aviano, guidato da Dusy Marcolin, di coinvolgere i sindaci, partendo da quello di Aviano e di Pordenone quale rappresentante dell'area vasta, per affermare la sensibilità della nostra comunità sul tema. «La finanza regionale potrebbe intervenire - aggiunge Fdi - solo in parte nell'assicurare i fondi necessari per avviare il progetto. Ecco perché stiamo contemporaneamente studiando, con il coinvolgimento dei nostri uffici legislativi e con il nostro parlamentare Luca Ciriani, la possibilità di scrivere norme che consentano di rendere autonomo il Cro nell'utilizzo degli utili di gestione comprensivi delle donazioni che il mondo del privato generosamente rivolge al centro e che potrebbero addirittura essere potenziate in occasione di un investimento così importante». Fratelli d'Italia sostiene che «come all'atto costitutivo del Cro è stato il territorio a fare da pioniere, anche in questo caso sarà il territorio a fare in modo che non manchino gli sforzi di tutti per raggiungere questo obiettivo per noi irrinunciabile e che sentiamo la responsabilità di cavalcare, anche a livello politico, in quanto proprio difensori della sovranità territoriale non limitata al solo confine pordenonese ma all'intera regione». Tale posizione è stata recentemente sostenuta pubblicamente anche dal sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, per rafforzare e confortare la tesi del fare debito a sostegno di investimenti produttivi in campo urbanistico, edilizio e per proposte allargate anche ad altri ambiti. «Non dobbiamo inoltre dimenticare - fanno avanti gli esponenti del partito - che questo macchinario permetterebbe di attrarre ulteriore utenza per l'istituto, che determinerebbe un aumento degli utili e conseguentemente un rientro, pianificato nel tempo, delle spese di investimento per l'acquisto. Raccogliamo e rilanciamo dunque l'intenzione della Giunta di finanziare un piano di investimenti straordinari per lo sviluppo del Fvg, affermando che il primo investimento per Pordenone non può che essere quello della macchina a protoni, che produrrà un effetto ad alto moltiplicatore economico e ad alto valore tecnologico, nonché ovviamente e principalmente di miglioramento delle cure e prospettiva della salute». La proposta è stata lanciata alla Regione. «Proprio attraverso lo sforzo che l'assessore competente sta compiendo e grazie alla maggioranza che si è determinata in Consiglio regionale si possa realizzare un importante progetto di salute e di cura per l'intera regione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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