Prostata, alleanza tra Cro e ospedale

Mercoledì 16 Gennaio 2019
Prostata, alleanza tra Cro e ospedale
SALUTE
PORDENONE Si rafforza l'alleanza tra l'Ospedale di Pordenone e il Cro di Aviano sul fronte della lotta al tumore della prostata. Il percorso di diagnosi, cura e assistenza dei pazienti affetti dal carcinoma più diffuso tra gli uomini a livello regionale, che i due poli ospedalieri di fatto praticano da circa un ventennio, è stato suggellato dalla certificazione internazionale Uni Iso 9001 (conferita dall'ente internazionale Bureau Veritas, dopo un progetto portato avanti anche con la società Asterllas e con il supporto organizzativo del provider Opt che ha preparato i centri ospedalieri e centrare l'obiettivo) che conferma il patto tra Aas5 e Cro come punto di riferimento in regione per i pazienti colpiti dalla neoplasia alla prostata. La certificazione presentata ieri mattina - come ha spiegato Alberto Rossi (che ha seguito il lavoro per la certificazione come responsabile del Provveditorato dell'Aas5, solo da pochi giorni in pensione) - è il risultato di una forte collaborazione tra discipline mediche diverse e anche tra istituti diversi».
I PAZIENTI SEGUITI
Il patto tra i due ospedali - che conferma una collaborazione tra i reparti e i medici che dura da ormai da molti anni - consente all'équipe multidisciplinare degli specialisti (dall'oncologo, all'urologo ai radiologi fino agli infermieri) che collaborano prendendo in carico il paziente e studiando per lui il percorso più adeguato ed efficace rispetto al suo singolo caso. «Già a partire - come ha precisato Giorgio Simon, direttore generale dell'Aas5 - dagli accertamenti diagnostici. Fino a decidere, a seconda delle necessità del paziente, i piani terapeutici più appropriati. A questo percorso si unirà solo tra pochi giorni anche la nuova chirurgia resa possibile dall'installazione del robot in sala operatoria». «La certificazione di questo tipo di percorso - ha confermato Gianni Franchin, primario della Radioterapia del Cro di Aviano - ci consente di proseguire in una strada intrapresa da tempo che ci porta a un livello di qualità e di eccellenza. Il percorso consentirà di fare sempre di più una buona medicina consentendo a tutti i pazienti di poter accedere alla stesa qualità delle cure».
I DATI EPIDEMIOLOGICI
Il tumore alla prostata (le cui cause non sono conosciute e i cui fattori di rischio sono l'età avanzata, una dieta ricca di grassi e il fumo) è il secondo tumore più diffuso tra gli uomini con mille nuove diagnosi ogni anno in regione. Sono circa 20 mila le persone che in Fvg (l'incidenza è più alta della media nazionale) convivono con il carcinoma alla prostata. A cinque anni dalla diagnosi - come ha spiegato Diego Serraino del Registro regionale tumori - circa il 99% dei pazienti è ancora in vita. A Pordnone vengono effettuate circa 400 biopsie all'anno, 60% sono positive. «I nuovi casi - ha sottolineato Oliviero Lenardon, primario dell'Urologia al Santa Maria degli Angeli - trattati ogni anno, sono circa 350. Di questi circa il 40% viene tenuto sotto osservazione poiché non necessità né di trattamento chirurgico, né di radioterapia. Spesso è sufficiente il trattamento a ultrasuoni, su questo siamo unici in regione. Meno di cento sono i pazienti che operiamo».
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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