Pronto il dietro-front sui ricorsi, resta la Libera Camera

Martedì 21 Agosto 2018
RESA GIUDIZIARIA
PORDENONE Con il passaggio formale di ieri sera da parte delle categorie produttive - e dei sindaci del territorio che negli ultimi due mesi si erano impegnati a portare nei rispettivi consigli comunali un documento a difesa dell'autonomia dell'ente camerale pordenonese - l'accordo per la costituzione di una Camera Pordenone-Udine con una giunta paritetica composta da otto componenti, quattro udinesi e quattro pordenonesi, si appresta a diventare realtà. Con l'istituzione dell'ente unico paritario - sarà una soluzione provvisoria in attesa che la Regione ottenga dal governo le competenze sull'assetto regionale della rete camerale - Pordenone si impegna a deporre l'ascia della guerra giudiziaria. Anche se in realtà vi è la scadenza ormai vicina del 30 agosto legata alla pronuncia del Consiglio di Stato in merito alla sospensiva sul provvedimento del governo che ordina l'unificazione dei due enti camerali. È probabile che dopo il verdetto prevalga la via politica. Lo stesso potrebbe valere per il ricorso straordinario che Unindustria e UnionArtigiani avevano presentato nel maggio scorso al Presidente della Repubblica proprio contro l'iter di aggregazione che era stato messo in atto dal commissario sulla base del decreto Calenda. Azioni di carattere giudiziario che erano state intraprese oltre un anno fa, immediatamente dopo l'emanazione del decreto del governo Renzi che dava il via libera alla riforma nazionale delle Camere di commercio. L'accordo tra le due sponde del Tagliamento - al quale le categorie lavoravano da diverse settimane, ma al cui perfezionamento si è giunti a ridosso di Ferragosto - non fa venire meno l'ultima battaglia-provocazione lanciata un paio di settimane fa da Pordenone: la costituzione della Libera Camera di commercio. Un istituto-associazione spontaneo che le categorie faranno nascere e manterranno comunque fino alla fine della battaglia. Le decisione della futura giunta vera di otto componenti saranno sottoposte ala Libera Camera. Ora bisognerà capire quanto l'accordo tra Pordenone e Udine per la Camera con eguale rappresentanza nella giunta (nel futuro Consiglio i pordenonesi saranno comunque in minoranza) potrà durare. Il percorso regionale per ottenere la competenza in materia potrebbe richiedere anche oltre un anno di tempo. Solo dopo, infatti, si potrà decidere sull'assetto definitivo della rete camerale in regione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci