Profughi, tendopoli davanti alla Monti

Mercoledì 28 Giugno 2017
Profughi, tendopoli davanti alla Monti
Ora la situazione rischia di essere pericolosa e quindi non è da escludere che arrivi uno sgombero. Prima uno, poi a mano a mano gli altri. Adesso sono parecchi. Si tratta dei richiedenti asilo che stazionano ormai stabilmente nel fossato di fronte alla caserma Monti, hub cittadino per l'ospitalità dei soggiornanti stranieri. In una città in cui le strutture di accoglienza e le associazioni hanno ormai dato il loro contributo e non hanno più disponibilità per l'ospitalità diffusa, e in attesa di poter entrare in quella struttura, molti hanno deciso di accamparsi nella banchina che costeggia la carreggiata, sul lato che conduce a San Quirino e Maniago. Una situazione che presenta numerose insidie e un pericolo reale per gli stessi ospiti in caso di malaugurata uscita di strada. Nelle ore serali e notturne - di giorno tendono a spostarsi altrove perché il sito è sotto il sole battente e si raggiungono temperature insostenibili - decine di persone si sdraiano nel fossato con coperte di fortuna e attendono che venga giorno. Una situazione resa possibile anche dal bel tempo di queste settimane, visto che in caso di pioggia non c'è che qualche cespuglio a fornire un minimo riparo. In quella situazione, in fila uno accanto all'altro, questi ragazzi mettono a rischio la loro incolumità. Semmai una vettura perdesse il controllo, poco dopo il semaforo della Comina, la strage sarebbe assicurata. Di notte, non hanno la minima illuminazione e camminano o si spostano solo utilizzando la luce in dotazione ai telefonini. Nei giorni scorsi, la Polizia locale ha fatto un sopralluogo e ha pure documentato con delle foto la situazione. Un'operazione che solitamente è preliminare allo sgombero, come avvenuto in altre zone della città. In questo caso, l'eventuale decisione delle autorità sarebbe salutata con un sospiro di sollievo tanto dagli automobilisti in transito quanto da chi ha a cuore la sorte dei richiedenti asilo: Transitiamo ogni giorno per quella strada - hanno fatto sapere dei pendolari - e vedere così tante persone bivaccare in un fosso stringe il cuore. Soprattutto, c'è il rischio che qualcuno possa sbagliare traiettoria finendo per travolgerli non essendoci alcuna protezione dalla carreggiata. Capiamo che si siano sistemati lì in attesa di essere accolti e comunque per farsi caricare i cellulari - hanno concluso gli automobilisti - e restare in contatto con amici e connazionali, ma davvero si tratta di un'area troppo pericolosa oltre che inospitale non avendo nemmeno un bagno per i bisogni fisiologici.
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