Profughi, soldi regionali ai Comuni che accolgono

Martedì 25 Ottobre 2016
Un fondo di quasi mezzo milione (478mila euro) da assegnare in via sperimentale a titolo di indennizzo a dieci Comuni con meno di 2mila abitanti (inizialmente 5mila) che accolgono oltre il 2% di profughi rispetto alla popolazione residente.
L'emendamento dell'assessore Paolo Panontin è contenuto nella manovra d'autunno del valore di quasi 100 milioni di euro che ieri è approdata in Consiglio regionale: in questo modo la Regione viene incontro ai piccoli municipi che si sobbarcano costi aggiuntivi significativi legati all'accoglienza.
La previsione ha scatenato le critiche di Luca Ciriani (FdI), che ha parlato di «monetizzazione del danno» accusando la Giunta di «lavarsi la coscienza nei riguardi di una decina di Comuni sfortunati, dando loro duemila euro all'anno per consolarsi anziché imporsi a Roma sul rispetto delle quote o togliere i richiedenti asilo dai piccoli centri abitati». Ma l'opposizione è insorta anche sui maxi-emendamenti omnibus presentati in aula dalla Giunta, poi ritirati in parte dopo una sospensione dei lavori durata tre ore.
Franco Codega (Pd) ha posto l'accento sui 100mila euro per l'edilizia scolastica in forma di contributi in conto capitale ai Comuni (264 cantieri aperti) e sul milione per le infrastrutture di ricerca. E poi 2 milioni vanno alla Fondazione Palazzo Coronini Cronberg di Gorizia, viene incrementato con 5,5 milioni il fondo ordinario per gli investimenti a favore dei Comuni e delle Uti e vengono riaperti per 7 giorni dalla data di entrata in vigore della manovra i termini per presentare la domanda di contributo da parte dei soggetti gestori dei nidi d'infanzia: la finalità è prevedere un beneficio per le famiglie attraverso il contenimento del costo delle rette. Il Comune di Udine è destinatario di 180mila euro per l'avvio della gestione dell'attività dell'archivio dei giochi.
Integrata con 7 esperti in materia di beni culturali la Commissione regionale per la cultura: si tratta di Linda Borean, Raffaella Bortolin e Monika Verzar, Paolo Bressan, Renzo Carniello, Alessandro Duiz e Francesca Venuto. Con l'approvazione unanime di una mozione trasversale depositata in italiano e friulano, la Giunta si è impegnata ad intitolare la sala riunioni della sede udinese della Regione a don Giuseppe Marchetti, promotore della cultura friulana, del quale ricorrono i 50 anni dalla morte.

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