Più malattie, meno scioperi crescono le assenze in ufficio

Lunedì 21 Agosto 2017
Più malattie, meno scioperi crescono le assenze in ufficio
Tassi di assenza in lieve aumento, negli ultimi anni, fra i dipendenti del Comune.
Il confronto fra i primi cinque mesi del 2017 e quelli degli anni precedenti rivela infatti un trend in lieve crescita: da percentuali che si attestavano intorno al 5 per cento (e anche al di sotto) nel 2014 si è giunti a dati fino all'8 negli ultimi due anni. Ma il 2014 - va sottolineato - sembra essere stato l'«anno d'oro» dell'ultimo periodo, ovvero quello in cui si sono registrati i dati più bassi di assenza.
Prendendo in considerazione i primi cinque mesi dell'anno (ai quali si riferiscono gli ultimi dati relativi al 2017), si rileva rispetto al 2016 un andamento in crescita costante, da percentuali di assenza del circa 6% nel 2016 a 7% e anche 8% a gennaio del 2017. Un'inversione di rotta si è invece registrata a maggio, con una discesa dall'8,76% del 2016 al 6,8% del 2017.
Le cose sembravano essere andate decisamente meglio nel 2014, quando il dato si era attestato quasi sempre al di sotto del 6 per cento e anche del 5% nel mese di maggio.
LE CAUSE. Fra le cause di assenza, in testa ci sono naturalmente malattie (è anche vero che l'incidenza delle malattie può essere legato all'innalzamento dell'età media del personale dipendente, come in tutte le pubbliche amministrazioni) e infortuni, sostanzialmente stabili nel confronto fra lo scorso mese di maggio e quello del 2016 - 3,67 e 3,6 per cento -, mentre un anno fa era stata decisamente maggiore l'incidenza di scioperi e attività sindacale, che avevano costituito l'1,82 per cento, contro lo 0,02 di quest'anno.
Stabili intorno al 3% le assenze per maternità, allattamento e legge 104 e del tutto marginali i permessi retribuiti per congedo matrimoniale, lutto o cariche pubbliche.
I SETTORI. Infine, la classifica per settori: quello che fa registrare la percentuale maggiore di assenze è il settore I (Affari generali e istituzionali), con il 10,41%, seguito dal II (Cultura, istruzione, sport e politiche giovanili), VI (Gestione del territorio, infrastrutture e ambiente) e III (Servizi alla persona e alla comunità), mentre quello nel quale il tasso di assenze è stato minore, sempre in riferimento allo scorso mese di maggio, è il settore V (Vigilanza e sicurezza), con il 3,59%.
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