Piazza della Motta diventa pedonale e ritrova la fontana

Lunedì 22 Gennaio 2018
RIQUALIFICAZIONE
PORDENONE Piazza della Motta non avrà il parcheggio sotterraneo, ma diventerà pedonale, avrà di nuovo una fontana e in qualche modo, anche solo simbolico, ricorderà il Nobile interrompimento, tanto caro ai pordenonesi. Inoltre, l'adiacente piazzetta del Donatore sarà liberata dalle auto e anche dalle bancarelle del mercato settimanale e diventerà un'area verde e alberata. Soltanto piazza Ospedale continuerà ad ospitare gli stalli blu per le auto, essendo la parte che conta il maggior numero di residenti.
«Abbiamo dato tre destinazioni diverse alle tre piazze - spiega Cristina Amirante, assessore all'Urbanistica, descrivendo per la prima volta i cambiamenti voluti dall'amministrazione Ciriani - e tra pochi giorni vedremo come hanno pensato di trasformarle i progettisti che hanno aderito al bando».
Un bando che per la riqualificazione dell'area di piazza della Motta prevede un investimento di 3,2 milioni, e attinge dal pacchetto di 18 milioni che l'amministrazione si è aggiudicata dal ministero con il Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche. «Trattandosi di una fase progettuale - aggiunge Amirante - abbiamo dato delle indicazioni ai professionisti in gara (le buste sono in procinto di essere aperte, ndr) su ciò che vogliamo sia assolutamente presente nell'area. Quindi l'acqua, con una fontana o una lama o uno spruzzo di tipo moderno... e anche il Nobile interrompimento. Quest'ultimo potrebbe essere ricordato soltanto simbolicamente, ma anche ricostruito con un elemento leggero e trasparente. Inoltre la piazza diventerà pedonale (con accesso garantito ai residenti e alla Casa di riposo Umberto Primo) e offrirà solo una decina di stalli. La pavimentazione dovrà essere rifatta, anche per riordinare i servizi interrati, che saranno immessi in un'unica conduttura. Le auto potranno continuare a parcheggiare soltanto nella contigua piazzetta dell'Ospedale».
A margine delle polemiche sul parcheggio sotterraneo saltato, l'assessore ricorda che non era possibile realizzarlo, per questioni di tempo, attingendo al Bando per le periferie. E precisa, «a beneficio dei male informati», «che sotto la piazza non c'è acqua, ma terrapieni (detti motta, appunto) e non ci sono neppure reperti archeologici di pregio». Oltre alla riqualificazione della piazza, sono previsti interventi di recupero anche per l'ex biblioteca (2,2 milioni) e via Roma (1,2 milioni), dove in alcuni punti sarà riscoperta l'antica roggia dei Molini.
Antonella Santarelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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