Piano del traffico, arrivano le bordate dell'opposizione

Mercoledì 20 Marzo 2019
PIANO DEL TRAFFICO
PORDENONE Un piano che contiene una successione di interventi, ma senza un cronoprogramma e tempi precisi. Chiamato a fare i conti, fra l'altro, con i numerosi cantieri che già metteranno in difficoltà la città nei prossimi mesi e che dovrà essere rivisto anche alla luce delle novità per il trasporto pubblico locale che verranno dall'assegnazione definitiva del servizio e poi dalla distribuzione dei 90chilometri aggiuntivi. Sono queste le principali critiche al Piano del traffico approvato in Consiglio comunale. Non conosciamo nessun cronoprogramma - sottolinea Daniela Giust (Pd) e la città già ora è messa un po' a ferro e fuoco, perché via Cappuccini non si può percorrere. È sicuramente importante che ci sia un Piano, perché testiamo tutti a Pordenone gli ingorghi di traffico, però forse ci aspettavamo una direzione di marcia più precisa. Si rischia di creare un concentrato di smog e di traffico. E di uno strumento involuto per alcuni aspetti parla anche Nicola Conficoni, ma anche un piano che proprio perché è mancante di un cronoprogramma serio alla fine resterà purtroppo un libro dei sogni. Il cronoprogramma che noi abbiamo dato riguarda la cronologia di interventi - è la replica dell'assessore Cristina Amirante - Non trattandosi di un progetto esecutivo, non è questa la sede progettuale in cui si può fare un cronoprogramma. Anche Marco Salvador (Pordenone 1291) critica in primo luogo lo strumento scelto, quello di un Piano di dettaglio per il centro, in attesa della revisione del Pums: E' una cosa che non esiste. Sono in ritardo con i tempi e dunque non hanno voluto fare le varianti al Pums e si sono inventati questo Piano di dettaglio del traffico. Non forniscono nessun indicatore e, in conclusione, questo Piano non prevede nessun tipo di rivoluzione. Per il consigliere di Pordenone 1291, assente in Aula, la vera rivoluzione da proporre con un ordine del giorno sarebbe stata la pedonalizzazione di viale Marconi. Infine, il sovrappasso di via Pola, fra gli ultimi previsti in ordine di tempo ma già controverso: È una barzelletta - commenta Salvador - che ricorda il tunnel del Brennero del ministro Toninelli. Fra gli ordini del giorno, tutti bocciati, quello del Movimento 5 Stelle per uno studio di fattibilità sull'inversione completa del senso di marcia del ring come alternativa alla sopraelevata di via Pola (soluzione scartata da subito, ha spiegato Amirante) e quelli del Pd con la richiesta di avviare un tavolo con Atap e gli istituti superiori di Pordenone per verificare la possibilità di riorganizzare il sistema dei trasporti, in particolare con l'adozione della settimana corta.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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