Periferie e quartieri ancora senza regole

Domenica 30 Aprile 2017
PORDENONE - Di certo c'è che non si tornerà al sistema elettivo delle Circoscrizioni, e neanche a quello che era stato pensato per le Consulte, che prevedeva fra l'altro la partecipazione degli stranieri e il voto ai sedicenni. Questo uno dei pochi, per ora, punti fermi di quella che dovrà essere la prima bozza del nuovo regolamento delle Consulte, controverse eredi delle altrettanto controverse Circoscrizioni. Dopo tre - quattro riunioni del tavolo di lavoro costituito da Paolo Celante su incarico del sindaco Alessandro Ciriani, ora lo stesso Celante si appresta a tirare le somme per redigere il documento che dovrà passare in commissione e poi in Consiglio. E il compito appare tutt'altro che facile, perché fra i partecipanti al tavolo di lavoro (composto da ex consiglieri e presidenti di Circoscrizione come lo stesso Celante, Antonella Del Ben, Andrea Finardi e Vincenzo Giangiacomo, e da figure di spicco dell'associazionismo cittadino, quali Franco Betto e Gianfranco Tonus) si sono riproposti molti dei temi che negli ultimi anni avevano trascinato a lungo la questione dell'abolizione delle Circoscrizioni, facendone una diatriba che ha spaccato sia la maggioranza che l'opposizione. La parte più spinosa, conferma Celante, è appunto quella che riguarda le modalità di selezione dei rappresentanti dei quartieri: no al vecchio sistema e no a una fotocopia delle primarie del Pd; non devono essere i partiti a decidere. Ma se la parte relativa alla selezione dei componenti è ancora in larga parte da delineare, una certezza è quella che riguarda il numero delle Consulte: si tornerà a sei, dopo il taglio operato dalla precedente amministrazione che le aveva portate a quattro: Sei è - secondo Celante - il numero minimo. Stabilito anche un altro criterio, ossia il fatto che i componenti dovranno essere del territorio. Si attende dunque ora un documento di sintesi che dovrà poi passare al vaglio della commissione competente e del Consiglio comunale, che ovviamente potranno poi modificarlo, anche se non nascondo che mi dispiacerebbe. Quanto ai tempi, una scadenza vera e propria non c'è, ma sicuramente saranno abbastanza brevi.
Lara Zani
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