Pellizzon: il nodo pensioni si scioglie con i giovani

Giovedì 12 Ottobre 2017
L'INTERVENTO
Sabato, nell'ambito della mobilitazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil, a sostegno della vertenza su pensioni, welfare e lavoro anche a Pordenoen ci sarà un presidio davanti alla Prefettura a partire dalle 9. Una lettera saraà consegnata al prefetto. In merito alla vertenza interviene il segretario regionale Cisl Arturo Pellizzon.
Il sindacato chiede risorse per l'occupazione giovanile e per gli ammortizzatori sociali, il congelamento dell'innalzamento automatico dell'età pensionabile, un meccanismo per pensioni dignitose per i giovani esposti a lavori discontinui una riduzione dei requisiti per la pensione delle donne madri o impegnate in lavori di cura, l'adeguamento delle pensioni in essere, la copertura per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, risorse aggiuntive per la sanità e il finanziamento adeguato per la non-autosufficienza. Sono tutte richieste importanti, ma la questione pensionistica è centrale, in particolare per l'equità sociale, per il futuro del Paese. La globalizzazione è una sfida continua nella competizione economica, noi la stiamo giocando con le vecchie glorie mentre la prima squadra, quella dei giovani più allenati e preparati alla rivoluzione digitale resta a casa. Non tutti i lavori sono uguali, ci sono molti lavoratori che non possono stare dietro alle statistiche che allungano la vita, ma non la loro, consumata nelle condizioni logoranti delle loro attività. Se non facciamo entrare i giovani al lavoro garantendo loro un futuro rafforziamo il declino demografico verso un Paese in cui i vecchi saranno sempre di più. Se cambia la condizione dei giovani aumenta la coesione sociale attraverso l'inclusione nel lavoro e nelle opportunità che si creano a catena. Si ridurrebbe l'accesso alla pensione di vecchiaia più alta in Europa e la grave diseguaglianza. Sospendere e rivedere l'adeguamento automatico all'aspettativa di vita, cioé il meccanismo lavoro di più e prendo di meno, lancerebbe un segnale di fiducia e di futuro a giovani e vecchi. Non si capisce perché non si abbassa l'età pensionabile ogniqualvolta la speranza di vita si accorcia, come accaduto in questi anni per effetto dell'aumento delle povertà. In un Paese che riduce il welfare sono vantaggiose misure per le donne che riconoscano maternità e lavoro di cura consentendo un pensionamento anticipato. La questione pensionistica va affrontata in modo flessibile. La situazione non è facile: ma siamo il Paese che ha costruito le autostrade quando ancora non aveva le auto.

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