Palazzo Ricchieri, più spazio al Pordenone e a Grigoletti

Giovedì 23 Marzo 2017
Palazzo Ricchieri, più spazio al Pordenone e a Grigoletti
PORDENONE - Riapre domani, alle 18, il Museo civico d'Arte di Palazzo Ricchieri che propone il nuovo percorso espositivo finalizzato a mettere in risalto opere e autori del nostro territorio e, con l'innovativo impianto illuminotecnico a led, a migliorare ulteriormente la visibilità di tele e sculture in mostra.
«Oltre alla valorizzazione del patrimonio museale esposto - commenta l'assessore alla Cultura Pietro Tropeano - abbiamo inteso concretizzare un progetto che mira al risparmio energetico. Nei due piani interessati dal nuovo allestimento è invertito il percorso rispetto a prima e con la nuova illuminazione, l'esposizione risulta più organica e di più immediata fruizione».
Le sale sono state rese più gradevoli e spaziose eliminando le strutture espositive più ingombranti. Alcune pareti seicentesche affrescate, prima nascoste da pannellature, sono state rese più evidenti dato che rappresentano una testimonianza della decorazione del palazzo. È stato incrementato il numero delle opere esposte, riservando più spazio e maggior rilievo soprattutto a Giovanni Antonio de Sacchis detto Il Pordenone e a Michelangelo Grigoletti: fu grazie al suo lascito che si formò il primo nucleo del patrimonio artistico della città. Ricollocate anche le opere lignee del 500 e del 600.
La prossima tappa prevede la modernizzazione degli apparati illustrativi-didattici, che sarà effettuata con l'adozione di strumenti multimediali di nuova generazione quali QR Code, video/monitor dove inserire immagini, informazioni vocali ed eventualmente animazioni, soprattutto per alcune sezioni e tematiche come le tavolette lignee da soffitto e gli affreschi trecenteschi, il Pordenone, il Grigoletti.
Alla cerimonia di apertura è prevista anche l'esibizione di un maestro liutaio che, con strumenti antichi, proporrà musica barocca. Il Museo, aperto al pubblico dal 1972 dopo i restauri architettonici degli anni '60, contiene le raccolte d'arte prima conservate nell'aula consiliare del Palazzo municipale fin da fine 800 grazie al lascito Grigoletti. Il palazzo di due piani, dal 1949 è del Comune, quale lascito del conte Ernesto Lucio Ricchieri perché fosse destinato a Pinacoteca e Archivio.

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