Ospedale, nuove grane per il parcheggio: danni ai cordoli

Martedì 16 Ottobre 2018
LA PROTESTA
PORDENONE Prima l'inaugurazione, con la parata di personalità al taglio del nastro, poi le prime lamentele riguardanti i pochi posti disponibili rispetto a un tempo. In estate i lavori, volti a rattoppare un manto in ciottolato che iniziava a cedere già dopo qualche mese. Oggi una nuova grana, e per il nuovo parcheggio dell'ospedale Santa Maria degli Angeli non c'è pace.
LA SEGNALAZIONE
I pordenonesi che si sono recati in ospedale nelle ultime settimane avevano segnalato il problema già sui social network. Ma non si trattava di un eccesso di precisione, perché il problema esiste davvero. Basta passeggiare tra le auto parcheggiate con vista su via Montereale, infatti, per accorgersi che non tutto è andato per il verso giusto. Gli stalli più vicini alla strada, infatti, sono delimitati frontalmente da un cordolo in alluminio alto esattamente come il paraurti di un'auto di medie dimensioni. Ci si accorge delle dimensioni camminando, ma non se si è seduti al volante della propria auto, e il risultato è ben visibile. Il cordolo che corre lungo tutto il perimetro del nuovo parcheggio, sul lato di via Montereale, porta infatti i segni di numerosi impatti tra le porzioni anteriori dei veicoli e il cordolo stesso. L'alluminio in più di un punto si è sollevato, mentre in altri casi è stato quasi completamente divelto da una pigiata di troppo sul pedale dell'acceleratore. «Il cordolo - spiega un automobilista - è impossibile da vedere, così i danni sono inevitabili». Intanto anche ieri il nuovo parcheggio dell'ospedale era pieno di auto. Quelle in sosta, certamente, ma anche quelle che da più di venti minuti vagavano alla ricerca di un posto libero. «Già al mattino presto - ha fatto notare un pordenonese che doveva recarsi in ospedale per una visita - tutti gli stalli sono occupati». Anche dai dipendenti dell'ospedale, che a una certa ora della mattinata non trovano più posto nella sezione sotterranea del nuovo parcheggio.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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