Ora arriva il pronto intervento per le neomamme in difficoltà

Venerdì 18 Gennaio 2019
CENTRO ASSISTENZA
PORDENONE Nasce in città un centro di assistenza familiare per venire incontro alle esigenze delle sempre più giovani mamme che, una volta nato un figlio (specie se è il primo), si trovano a dover fare i conti con tutta una serie di situazioni che, a volte, possono sembrare più difficili del previsto. La sede è al civico 2 di via Luigi Sturzo. L'idea è venuta ad un team di psicologi che, guidato da Denis Magro, ha pensato bene di creare questa nuova realtà cittadina.
GLI INTERVENTI
«L'obiettivo racconta il professionista è di aiutare le mamme a gestire il loro bimbo nei primi giorni di vista, in particolare nei momenti critici del primo rientro a casa dopo le dimissioni dall'ospedale. E' una necessità che abbiamo carpito dal territorio locale dopo una serie di accurate indagini. A Pordenone ci sono molti servizi socio-sanitari, che funzionano anche bene, ma mancava una struttura organizzata in grado di mettere a disposizione di una mamma, a seconda delle esigenze, puericultrici, ostetriche ed infermiere qualificate. Persone in grado di inserirsi (per un periodo limitato) all'interno di una famiglia aiutando, giorno e notte, una madre che, trovandosi in difficoltà, necessità di assistenza e consigli».
PREVENZIONE
È possibile che una neomamma, soprattutto all'inizio, si possa sentire a disagio di fronte ad una situazione nuova. «Una donna - sintetizza Magro - può andare incontro alla vera e propria depressione post partum: uno stato depressivo che si manifesta in media nelle prime quattro settimane dopo il parto e che può compromettere la salute della donna e del neonato, anche seriamente. Chi soffre di questo disturbo, in particolare, mostra i tipici sintomi della depressione, quali: agitazione, irritabilità, calo dell'appetito, continua stanchezza, disturbi del sonno, senso di colpa e di inadeguatezza nel ruolo di madre, frequenti crisi di pianto, sentimenti negativi nei confronti del neonato e tendenza a isolarsi. È importante individuare subito il disturbo per poter limitare gli effetti negativi che questa depressione può causare in tutta la famiglia, bimbo compreso. Cosa questa, purtroppo, non sempre facile visto che molte donne tendono a vergognarsi e a nascondere la tristezza e i sentimenti negativi che le affliggono, contribuendo così a peggiorare la situazione». Ecco perché è stato pensato un servizio nuovo, a misura di persona. «Un aiuto (anche psicologico) - Magro fa chiarezza - a quelle madri (ce ne sono molte) che non possono contare sul sostegno di nessuno, nemmeno dei genitori perché troppo anziani o perché vivono lontano. In questa situazione possono entrare in gioco figure professionali, che stiamo accuratamente selezionando, capaci di inserirsi facilmente nell'ambiente familiare. Puericultrici, ostetriche ed infermiere in grado di portare maggiore stabilità all'interno di una coppia, di relazionarsi soprattutto con la mamma e di aiutarla in questa fase delicata a prendersi cura del nascituro». Magro a questo proposito sta cercando una partnership con l'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale - «non vogliamo in alcun modo conferma sostituirci ai professionisti che operano all'interno dell'ospedale e del consultorio familiare» - , ha già avviato una selezione del personale. «Stanno arrivando curriculum da tutta Italia - lo psicologo traccia un primissimo bilancio - e questo, senza dubbio, è un aspetto positivo. Dalla Sicilia al Veneto, dalla Campania alla Lombardia stanno arrivando numerose candidature di professioniste, con preparazione accademica e ospedaliera, che intendono mettersi a disposizione, anche per periodi limitati, di neomamme in difficoltà. Donne, prevalentemente di età compresa tra i 30 e i 50 anni, molte delle quali già con esperienze pregresse, che hanno offerto la loro disponibilità».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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