«Non ci nascondiamo Noi siamo trasparenti»

Sabato 24 Giugno 2017
PORDENONE - Sulla vendita delle quote Atap, il centrosinistra chiede il voto segreto, ma il Movimento 5 Stelle respinge questa ipotesi. È scontro nell'opposizione sulla delibera che approderà in consiglio lunedì, dopo essere stata rinviata due settimane fa per l'assenza del sindaco Alessandro Ciriani. Durante la conferenza dei capigruppo, infatti, il centrosinistra ha avanzato la proposta di richiedere, nella votazione sulla vendita delle quote Atap, il voto segreto, con l'evidente obiettivo di portare alla luce i dubbi che serpeggiano in una parte della maggioranza. Il no del Movimento 5 Stelle arriva da Mara Turani: Esiste un principio cardine al quale non intendo rinunciare durante il mio mandato, ed è quello per cui lotto ogni giorno: gli elettori hanno il sacrosanto diritto di sapere se e come difendo i loro interessi in Consiglio. Mai come in questo momento questo principio vale. Dalla commissione capigruppo ci viene comunicata l'intenzione di votare in modo segreto sulla vendita delle quote di Atap, partecipata del servizio di trasporto pubblico locale, intenzione richiesta da alcune forze di sinistra (che difendeva il pubblico?) e accettata anche da alcune forze di destra (per non scontentare qualcuno?), a dimostrazione del fatto che, su alcune questioni le differenze non esistono. Il voto segreto porterebbe ad accettare o rifiutare la vendita di un servizio primario come il trasporto senza accollarsi la responsabilità politica di tale scelta. Il M5S, da sempre contrario alla vendita, vuole il voto palese non solo per trasparenza, ma per coerenza politica. Il rischio di essere considerati, per l'ennesima volta, populisti intransigenti esiste, ma mai come ora, ne vado fiera. Le maschere coprono il volto, ma non la paura latente che i vecchi partiti e le nuove forze civiche gravitanti stanno dimostrando su privatizzazioni del pubblico e salvataggi vari. Mi chiedo: perché nascondersi se fanno gli interessi dei cittadini? La delibera che approderà in aula lunedì è stata nel frattempo modificata rispetto a quella originaria: la principale novità è nello schema di convenzione, che cancella la trattativa privata con ribasso del 10 per cento in caso di gara deserta e rimanda la questione ai Consigli comunali.
Lara Zani
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