Negozi aperti, ecco la mappa

Martedì 25 Aprile 2017
Negozi aperti, ecco la mappa
Cala il numero dei negozi aperti nelle festività. Mentre ancora si attende la sentenza della Corte di Cassazione si allunga la lista di coloro che - almeno per questo 25 aprile - terranno le saracinesche abbassate. Chiusi i due grandi centri commerciali del pordenonese Meduna e Gran Fiume, conferma la scelta già effettuata a Pasquetta di riposare anche l'Interspar di viale Benedetto Marcello, del gruppo Aspiag, che nelle precedenti festività aveva sfidato la normativa. E sarà chiuso, a sorpresa, anche il supermercato Pam, il cui punto vendita di viale Grigoletti nel lunedì dell'Angelo aveva ricevuto la visita della Polizia locale, su specifica segnalazione, che aveva redatto il verbale in vista, probabilmente, di una sanzione. Chi invece non fa marcia indietro è il Bennet, a Sacile, che resterà aperto sia per la Festa della Liberazione che per quella del Lavoro. E, ancora a Sacile, aperto anche il Mercatone Uno, che ha anche fissato per oggi la scadenza di una specifica offerta. Non è escluso, poi, che altri supermercati sul territorio provinciale scelgano di alzare le serrande, anche se in queste festività il loro numero ha segnato un netto calo anche a fronte del pronunciamento dei giorni scorsi del Tribunale di Pordenone che aveva dato ragione a un dipendente che aveva negato la disponibilità al servizio proprio nella giornata del 25 aprile. La recente sentenza del Tribunale di Pordenone - commenta il segretario regionale della Cgil Villiam Pezzetta - conferma quanto sostenuto dal sindacato e cioè che nessuna legge e nessun contratto possono rendere il lavoro festivo obbligatorio. Quanto alle aziende che apriranno, il problema non può essere liquidato con la disponibilità a pagare una sanzione, perché riguarda in primo luogo il rispetto delle leggi e quindi delle istituzioni. E sulla questione interviene anche la segretaria provinciale della Filcams Cgil Daniela Duz: Il 25 Aprile si celebrano dei valori, come quelli di democrazia e libertà, che non sono un diritto acquisito, e le aperture dei centri commerciali mortificano le tante vite sacrificate in nome di questi valori. Il mio invito è a portare i propri figli alle celebrazioni e a boicottare le aperture dei negozi. Quanto ai lavoratori, ribadisco l'esortazione a non dare la disponibilità per queste giornate, anche alla luce della sentenza.
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