Mille Lire, titolare a giudizio

Martedì 20 Marzo 2018
L'INDAGINE
PORDENONE Frode fiscale del locale notturno Mille Lire Srl, comincia l'atto secondo. Stefano Caserta, 52 anni, residente a Pozzuolo del Friuli, ieri è stato rinviato a giudizio dal gup Rodolfo Piccin. Il procedimento penale, che coinvolgeva tredici persone, si era smembrato. Quattro posizioni sono state stralciate, otto imputati sono stati condannati lo scorso febbraio (pene complessive per 7 anni e una confisca di oltre 650 mila euro). Fuori dal processo era rimasto Caserta. Per lui tutti era ricominciato da capo in udienza preliminare per via di un difetto di notificata: il decreto di chiusura delle indagini preliminari era stato notificato soltanto all'avvocato Guido Galletti e non dal co-difensore Cristiano Leone.
Ieri la difesa ha insistito con l'eccezione sull'incompetenza territoriale: la presunta frode fiscale contestata si è consumata tra le province di Pordenone, Udine e Treviso. Ma il pubblico ministero Federico Facchin ha insistito sulla connessione tra i vari episodi contestati, ritenendo che facciano parte di un unico disegno criminoso. Una lettera che ha convinto il gup. Caserta è stato rinviato a giudizio: la prima udienza è fissata per il 19 settembre.
Nel frattempo incombe la prescrizione. La Procura contesta infatti ipotesi di dichiarazione fraudolenta attraverso fatture emesse per operazioni inesistenti o rimborsi chilometrici falsi per creare passivi fittizi. In quattro anni - dal 2009 al 2012 - il Mille lire avrebbe omesso di dichiarare ricavi per 3 milioni di euro, imposte sugli intrattenimenti dal vivo per 750 mila ed evaso Iva per 850 mila. Il 2009 si è già prescritto. E in questi giorni stanno per essere spazzate via dalla prescrizione anche le contestazioni relative all'annualità 2010.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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