Maxi-investimenti per non sciupare

Sabato 25 Marzo 2017
Maxi-investimenti per non sciupare
Un piano di investimenti di oltre 34 milioni di euro nei prossimi tre anni e interventi infrastrutturali alle reti idrica e fognaria. Il nuovo corso di Hydrogea (che dopo l'insediamento del sindaco Alessandro Ciriani ha cambiato ha cambiato la goverance introducendo un Consiglio di amministrazione a tre e in direttore) prevede entro il 2019 investimenti infrastrutturali di manutenzione e di potenziamento della rete, di adeguamento delle fonti di prelievo sia di falda che di sorgente, e di adeguamento tecnologico. «Un piano ambizioso e massiccio», come hanno più volte rimarcato il neopresidente di Hydrogea Giovanni De Lorenzi e il direttore Giovanni Blarasin ieri in una conferenza stampa per presentare il cronoprogramma dei lavori. Nel solo 2017 saranno investiti oltre 10 milioni di euro. «Il piano industriale è ambizioso - ha commentato il direttore - veniamo da anni in cui si investivano meno di 300mila euro all'anno». «Gli investimenti sono stati rimandati da fin troppo tempo - ha concluso il presidente De Lorenzi - Gli interventi garantiranno omogeneità in tutto il territorio, se consideriamo che a Pordenone la quota di perdite di acqua si ferma al 10% mentre in alcune aree periferiche è del 50%». Gli investimenti quadriennali del periodo 2016-19 saranno sostenuti per un terzo da Hydrogea (con la quota prevista in bolletta per autofinanziare gli investimenti, pari nel quadriennio a circa 12 milioni di euro). Undici milioni arriveranno come finanziamenti da parte di gruppi finanziari e istituti bancari. Il restate terzo verrà coperto con fondi pubblici. Come i due milioni di euro recentemente stanziati dalla Regione Fvg attraverso l'ente di controllo Catoo (a cui si aggiungerà un milione e 600mila euro di Hydrogea) per risolvere il problema del metabolita dell'atrazina (dact) e l'installazione di filtri specifici a Pordenone, Roveredo e Tauriano di Spilimbergo. Per rimettere in sesto la rete idrica sono venuti in soccorso anche fondi regionali (20 milioni di euro in venti anni, deliberati dall'allora Giunta Tondo) e ministeriali pari a 12 milioni di euro (3 a Hydrogea e altri 9 all'altra società di servizio idrico integrato Sistema Ambiente) senza contare ulteriore denaro che potrebbe arrivare per la sostituzione delle reti, come ha spiegato ieri Marcello Del Ben, dell'ente di controllo Catoo.
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