Malati di cancro De Lorenzo: «Serve una legge sul diritto all'oblio»

Sabato 13 Gennaio 2018
RICERCA E DIRITTI
PORDENONE Modificare le leggi di settore e, soprattutto, far approvare a livello europeo quella sull'oblio oncologico. È l'impegno che l'ex ministro della Salute Francesco De Lorenzo, ora presidente di European Cancer patient coalition e di Aimac (la più rappresentativa associazione di pazienti oncologici italiana) ha annunciato ieri al convegno al Cro di Aviano sul tema La ricerca che verrà. «La mia esperienza di medico, ricercatore, legislatore e malato - ha aggiunto - mi ha persuaso ad offrire un ulteriore contributo in ambito oncologico. La rivendicazione dei diritti per chi ha avuto un'esperienza oncologica - ha concluso - è uno dei nostri compiti associativi principali. La legge sull'oblio oncologico è improcrastinabile: si tratta di un passaggio importante. Ancora oggi ci sono disuguaglianze ed emarginazione sociale in danno agli ex pazienti e noi pensiamo invece che dopo un certo numero di anni di sopravvivenza non si debba più parlare di ex malato oncologico, ciò che oggi è diventata numericamente la nuova disabilità di massa».
Sul fronte della ricerca e dell'operatività è toccato invece al direttore generale Mario Tubertini indicare gli obiettivi sui quali si focalizzerà l'impegno strategico futuro del Cro: l'attivazione della rete oncologica regionale; il perfezionamento della Fase 1 (sperimentazione sui farmaci oncologici più innovativi); e l'acquisizione della radioterapia a protoni, definita «grande opportunità sia per l'Istituto, sia per il sistema sanitario regionale».
Ruggero De Mattia, presidente di Alleanza contro il cancro, ha ricordato che in Italia ogni anno 175mila persone muoiono di cancro e si registrano 369mila nuovi casi. Compito dell'Alleanza - ha rimarcato - è portare l'innovazioen tecnologica al servizio dei pazienti nel più breve tempo possibile e a questo proposito Paolo De Paoli, direttore scientifico del Cro, ha sottolineato la necessità di «allineare i percorsi di chi fa ricerca e chi la porta sul mercatoe quindi al paziente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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