M5S avvia la campagna, bastonati Ciriani e Bolzonello

Lunedì 19 Marzo 2018
I GRILLINI IN CORSA
PORDENONE Manca ancora il timbro dell'ufficialità in quanto devono essere svolte le ultime formalità per il via libera dal vertice del movimento, ma i Cinque Stelle di Pordenone hanno già pronta la loro lista dei dodici candidati alle regionali. E con un asso nella manica che intendono giocare fino in fondo: il potenziale candidato a guidare la lista è il pordenonese Mauro Capozzella che alle regionarie (la scelta online dei candidati da parte del popolo grillino) che ha raccolto quasi 130 preferenze, il record a livello regionale. Più di ogni altro candidato, anche tra i consiglieri regionali uscenti. È dunque assai probabile che sarà proprio lui ad aprire la lista dei dodici grillini che nella circoscrizione di Pordenone si candidano alla caccia dei seggi a Trieste.
VIA ALLA CAMPAGNA
Mauro Capozzella è uno dei fondatori dello Sportello anti-Equitalia che il movimento dei Cinque stelle ha fondato a Pordenone per agevolare le persone e le piccole e piccolissime imprese con le pratiche spesso infernali del fisco e della burocrazia. Al candidato probabile capolista - il definitivo semaforo verde da parte del vertice del movimento dovrebbe arrivare già nelle prossime ore - seguiranno (nell'ordine delle preferenze ricevute e dell'alternanza e del rispetto della preferenza di genere) i nomi di Eleonora Frattolin (consigliere regionale uscente), Mauro Biolcati, Vittoria Pes, Bruno Lorenzini, Ida Peschiutta, Nicola Marcon, Gianna Paolo Ridolfo, Giancarlo Fregiato, Francesco Tamai, Fortunato Scopacasa e Silvano Berti. Il movimento Cinque Stelle sul territorio pordenonese parte da quel 23 per cento che ha raccolto nelle elezioni politiche dello scorso 4 marzo. Un risultato che è comunque inferiore - di circa un punto - alle regionali di cinque anni fa.
IL TERRITORIO
E Mauro Capozzella non perde tempo ed entra nel vivo della campagna elettorale partendo dalla difesa del territorio. In particolare, da una scuola cittadina, la Collodi che rischierebbe la chiusura. «Se la Collodi chiuderà - sottolinea Capozzella - sarà per colpa di una amministrazione comunale che non ne ha capito l'importanza e non ha fatto niente per salvarla. Lasciare chiudere l'istituto significa lasciare morire l'ennesimo fiore all'occhiello della nostra povera città: un'altra eccellenza che se ne va sotto l'amministrazione del sindaco Ciriani che aveva promesso di fare rinascere Pordenone ma che, invece, non ha fatto niente. Eccetto i giardinetti in piazza XX Settembre e le figuracce a livello nazionale e internazionale con un autore importante del calibro di Atiq Rahimi. In ultimo, se la Collodi chiuderà sarà anche perché nemmeno la Regione ha fatto nulla per sostenerla. Peccato, se si pensa che il vicepresidente è un pordenonese». La corsa elettorale grillina da Pordenone si apre con un perfetto attacco bipartisan: nel mirino del candidato più votato ci finiscono subito i simboli pordenonesi del centrodestra e del centrosinistra. Da una parte il sindaco Alessandro Ciriani e dall'altra il vicepresidente Sergio Bolzonello. Se il buongiorno si vede dal mattino probabilmente nelle prossime quattro settimane proprio loro potrebbero diventare i bersagli preferiti dei Cinque Stelle che puntano alla Regione.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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