Le imprese fanno rotta sulla ripresa

Mercoledì 28 Giugno 2017
Le imprese fanno rotta sulla ripresa
Segnali di ripresa trainati soprattutto dal manifatturiero, per il nostro territorio. E una traiettoria di sviluppo, quella della filiera corta della cantieristica navale, al servizio di due fra i principali cantieri navali d'Europa, Monfalcone e Marghera, che prende forma grazie alla collaborazione con Fincantieri.
Questa la fotografia dell'industria locale, a confronto ieri in un'assemblea generale di Unindustria Pordneone che non a caso ha scelto come sede lo stabilimento di Marine interiors, che incarna questa scommessa: «Si stanno concretizzando nuove opportunità di sviluppo - spiega il direttore di Unindustria, Paolo Candotti -, opportunità che fino a poco tempo fa non erano immaginabili. Ecco perché la scelta di questo luogo e di questo tema per l'assemblea, a indicare le possibili traiettorie di sviluppo del territorio».
«Abbiamo voluto ribadire la centralità della fabbrica - conferma il presidente Michelangelo Agrusti -, in un territorio così densamente manifatturiero, una fabbrica tenacemente voluta da una persona straordinaria come il presidente di Fincantieri Giuseppe Bono. Ed è stata una scelta lungimirante: abbiamo scommesso sul fatto che questa grande realtà potesse diventare punto di riferimento per questo territorio. Tra qui e Marghera in un anno si costruiscono tre città dentro cui c'è tutto, e questo tessuto produttivo è in grado di soddisfare gran parte delle esigenze di questo tutto. Non è che sia automatico che noi saremo capaci di fornire tutto quello che serve per la costruzione delle navi, ma sappiamo di poterlo fare. Questa è la mia idea di Confindustria: non un luogo per le autocelebrazioni, ma un soggetto capace di agire nel territorio insieme agli altri soggetti del territorio».
A fornire i numeri delle opportunità aperte in questo settore è l'ad di Marine interiors, Gabriele Maria Cafaro: una rete di circa 200 fornitori, con un indotto stimabile fra le 2.500 e le 3.000 persone e un calendario acquisti calcolato in circa 1,5 miliardi per i prossimi cinque anni.
Poi le questioni del territorio: la battaglia per la Camera di commercio, il protocollo d'intesa per il lavoro, la lean factory e la fabbrica 4.0, il tema dell'unità di Confindustria regionale e del Nordest: «Sono stati anni di enormi difficoltà, ma questo è un territorio giovane. È una realtà che deve mettere tante cose in comune per realizzare un polo industriale capace di competere con la Lombardia e il Piemonte. Questo è il disegno che dobbiamo realizzare. Ci siamo misurati con tragedie autentiche, ma non ci siamo arresi: abbiamo tenuto, e oggi il mare sembra più calmo, il cielo azzurro e noi abbiamo ripreso la navigazione».
A conferma della volontà di dialogo con tutti i soggetti del territorio, la presenza all'assemblea, accanto agli imprenditori, dei massimi vertici delle istituzioni (dal ministro Graziano Delrio a presidente e vicepresidente della Regione Debora Serracchiani e Sergio Bolzonello, fino al sindaco Alessandro Ciriani), così come dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
Al sindaco il compito di confermare il ruolo chiave di Interporto: «Pordenone si sta attrezzando per cercare nuovi mercati. Da questo punto di vista, dobbiamo ragionare sulla nostra filiera logistica e dei trasporti. Oggi il trasporto nel Fvg avviene ancora, nella stragrande maggioranza dei casi, su strada, e questo è penalizzante. L'Interporto può diventare il punto di riferimento per le aree industriali del vicino Veneto, garantendo maggior competitività alle nostre aziende e diminuendo i costi. Noi abbiamo dato immediato sostegno all'Interporto e stiamo lavorando per realizzare una bretella di collegamento con la zona industriale di Vallenoncello».
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