Le casermette cambiano volto

Domenica 17 Giugno 2018
Le casermette cambiano volto
LE CASERMETTE
PORDENONE Tre progetti dedicati a bimbi, professionisti e persone con disabilità, salvando lo spazio della memoria: è quanto prevede il progetto per le casermette di via Molinari, una delle tredici opere finanziate attraverso il Bando delle periferie e recentemente presentato dall'amministrazione. Si tratta di un'opera da un milione 936mila euro, il cui progetto definitivo non è ancora arrivato all'approvazione della Giunta, ma per il quale la partenza dei lavori è prevista nell'autunno del 2019, per una durata di circa 18 mesi. Tre, appunto, gli spazi nei quali sarà diviso l'immobile, che corrispondono ad altrettante servizi. Uno degli aspetti - ha spiegato l'assessore Eligio Grizzo in occasione dell'illustrazione del progetto - è quello di capire come rivalutare un ambiente storico, visto che il luogo è stato anche al centro di discussioni. L'immobile ospiterà dunque tre servizi, preservando il luogo della memoria.
IL GIOCA BIMBI
Il piano terra ospiterà uno spazio gioco per bambini che non frequentano altre strutture per la prima infanzia, dove saranno organizzate attività ludico-ricreative per i bambini e di sostegno ai genitori. Non un asilo nido - ha chiarito Grizzo -, ma un'alternativa alla famiglia. Potrà ospitare fino a 24 bambini di età compresa fra 18 e 24 mesi, divisi in tre sezioni, e sarà attivo dal lunedì al venerdì con possibilità di frequenza mattutina o pomeridiana.
IL CO-WORKING
L'idea è quella della condivisione di spazi fra lavoratori autonomi di vario tipo, comprese donne con figli che potrebbero usufruire contemporaneamente dello spazio destinato ai bambini. Il progetto prevede che a questo scopo sia destinato il locale più a nord del fabbricato, con dodici postazioni per computer, collegamento wi-fi e collegamento telefonico a scheda. Le postazioni verranno avviate con l'inserimento di una scheda prepagata in grado di conteggiare i costi delle attività e delle tecnologie utilizzate. Oltre alle postazioni singole, sarà disponibile anche un salone open space da impiegare per conferenze. La casa intelligente. Si tratta di un progetto di residenzialità destinato a persone con disabilità, orientato al conseguimento dell'autonomia e al Dopo di noi. Prevede la realizzazione di quattro appartamenti dotati di soluzioni tecnologiche che consentano agli occupanti di essere il più autonomi possibile nella gestione della quotidianità. Ogni appartamento potrà ospitare fino a un massimo di quattro persone e sarà, naturalmente, privo di barriere architettoniche In tutto dovrebbe arrivare a ospitare 14 persone, con l'eventuale supporto di volontari ed educatori solamente per il tempo necessario ad affiancare gli ospiti nel loro percorso verso l'autonomia. Lo spazio sarà gestito dal coordinamento socio-sanitario dell'Azienda sanitaria.
L'ACCESSIBILITÀ
Previsti spazi di parcheggio, con l'ingresso a sud che permetterà l'accesso delle persone con disabilità e all'interno, naturalmente, l'ascensore per raggiungere il primo piano. La memoria. Costruite nella seconda metà dell'Ottocento, le casermette sono state prima un deposito di materiale e poi il teatro delle torture subite dai partigiani per mano della banda repubblichina fascista di Angelo Leschiutta. Nel fabbricato è stato detenuto, fra gli altri Franco Martelli. Per questo, nello scorso mese di dicembre, le forze di opposizione erano intervenute nel timore che l'intervento andasse a cancellare quello che è stato dichiarato luogo della memoria. E il progetto definitivo che andrà in approvazione prevede appunto che la sala venga preservata.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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