SACILE
«Il bottaio nel costruire la botte, con il martello di legno nell'intento di non lasciare segno, dà un colpo al cerchio e uno alla botte». Un'immagine arti-gianale evocata da Guido Iemi della Lav e Alessandro Sperotto della Lac dopo l'intervento dell'onorevole Vannia Gava. Il sottosegretario invitava i rappresentanti dei due movimenti animalisti che nei giorni scorsi avevano annunciato la protesta itinerante contro la Sagra dei Osei, approdata ieri a Sacile, a prendere atto delle novità proprio a tutela degli animali protagonisti dell'evento. Iemi e Sperotto definiscono la Sagra dei osei commercio di uccelli in gabbia. «L'onorevole Gava sottolinea i progressi innovativi di questa nuova gestione della Sagra, come l'eliminazione dei fuochi d'artificio, pratica - sottolineano Lav e Lac - di certo nociva agli animali, ma anche un notevole risparmio, per le casse un po' esangui della Pro Sacile». Riferendosi alle assicurazioni date, che alla sagra ci saranno i veterinari, Iemi e Sperotto ricordano che «ci sono sempre stati», facendo presente che «Lac e Lav a ogni sagra ne esigevano la presenza e li facevamo intervenire con la Guardia Forestale». A questo punto evidenziano che «dalla onorevole, che in altra occasione aveva dichiarato aperture per una Sagra dei osei innovativa e emancipata, sinceramente ci saremmo aspettati di più. Dobbiamo invece prendere atto che «l'onorevole... bottaio assolutamente, ha evitato ogni riferimento alle sue precedenti dichiarazioni e nel tirare il colpo al cerchio (fuochi d'artificio), ha scartato sul colpo alla botte (uccelli in gabbia). Quindi - concludono - in questa 745. Sagra dei osei gli uccelli resteranno rinchiusi e soffriranno nelle gabbie nel catino della piazza del Popolo, gaudenti le lobby venatorie e connessi».
M.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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